giovedì 5 settembre 2024

MANUALE D'ISTRUZIONE

 



Oggi vi do in anteprima uno scoop mondiale!

I malati di cancro non parlano di cancro. Ci credereste? 

Quando do la notizia della mia malattia a qualcuno poi per un po' sparisco dalla sua vita. Lo faccio per dar tempo alla persona di assimilare la notizia , farle capire quanto ci tiene a me e darle modo di potersi eclissare senza dar nell'occhio. Perchè faccio questo? In realtà non mi spetterebbe, sarei io quella malata a cui serve supporto invece sono io quella a darlo agli altri semplicemente perchè comprendo che la parola cancro fa veramente paura. A dirla tutta non è la parola cancro a spaventare ma quella che si nasconde fra le sue pieghe: morte. 

Uno sarebbe portato a pensare che chi ha il cancro dovrebbe essere lo spaventato non chi gli è accanto. Certo bisogna vedere il grado di affetto che c'è, ma in realtà questo non significa nulla perchè davanti a questa bella paratia si scopre la cruda verità su quanto amore vero una persona prova per te. E' di una bellezza crudele. Il cancro elimina da te tutte le persone che stavano nella tua vita per convenienza, spariscono letteralmente. C'è gente che quando mi vede per strada la cambia, giuro! Gente che fino al giorno prima mi mandava i suoi saluti quotidiani per messaggio , svanire inghiottiti dal nulla. Mi sono sempre chiesta il perchè. E certo, avere a che fare con una che ha male dalla mattina alla sera è una pizza, non c'è divertimento, è pesante. Alla gente non piace vedere tutto questo , è una responsabilità che non vogliono, è un impegno gravoso, manco fossero loro a dover sopportare questo cammino. 

Così io, sparisco per un po' dalla loro vita e gli lascio tempo. E , purtroppo , lo sai fin da subito chi non ti starà accanto. All'inizio pensavo che certa gente non è pronta ad affrontare una realtà così sfidante, ma poi ho smesso di raccontarmi palle. La verità è che se una persona ti vuole veramente bene, se TI AMA , rimane. Anche se dentro di lei vorrebbe scappare, anche se sta tremando più di te dalla paura, anche se piange tutte le notti per te, rimane accanto a te. 

Per tutti gli altri c'è una porta aperta da dove possono uscire. Non posso arrabbiarmi se non mi amano abbastanza da desiderare di starmi vicino anche nella cattiva sorte. Non posso nemmeno dar delle colpe. L'amore c'è o non c'è , ci può essere della simpatia, della stima ma non basta per una cammino responsabile come il mio. 

Il fatto è ,io credo , che nella stra grande maggioranza dei casi le persone pensano che , una volta malati di cancro , si parli solo di questo. 

No. Non è per nulla così. Certo se mi si chiedono informazioni sulle cure che faccio e sulle visite è normale che io ne parli, ma se si vuole parlare di Everest , parleremo di Everest e io non girerò mai il discorso sul cancro. Io parlo di tutto , ho comunque una vita a cui badare, lavo sempre i piatti, raccolgo le fibre magiche di Goblin dal divano, rifaccio i letti e vado a far la spesa. Sono sempre io. Il cancro è invadente solo se si vuole che lo sia. Il mio , se non viene interpellato da qualcuno , se ne sta da parte a farsi i fatti suoi. 

I malati di cancro non hanno sempre voglia di parlare di lui, anzi , abbiamo voglia di parlare di tante altre cose perchè abbiamo una concezione di vita ormai diversa dai comuni mortali. Per noi la vita ha preso tutto un altro significato, sostanza . Non ci perdiamo più in quisquiglie, noi andiamo al succo, all'epicentro della vita dove la fonte pulsa forte da cui scaturisce l'essenza vitale e riscopriamo il fiore da cui tutti siamo nati. Vi sembra tetro tutto questo?  A me no.

Non abbiate paura di avvicinarvi ad un malato di cancro, all'inizio non saprete cosa dire, è normale e sapete perchè? Perchè non c'è proprio niente da dire, ecco la verità. Ditelo tranquillamente " non ho parole" , noi lo sappiamo e le parole le metteremo noi. Venite a parlarci dei vostri calli ai piedi senza timore di pensare a disturbarci o a non aver diritto a parlarne , noi non mettiamo il cancro in primo piano, lo fate voi. Siate voi stessi con noi. Se vi fa paura ciò che stiamo vivendo, parlatecene tranquillamente, potremo aiutarvi. 

Ma se proprio avete paura, se proprio non ce la fate, se vi sembra troppo gravoso starci vicino, allora sparite e non tornate più. Perchè noi siamo malati non scemi. Non fatevi sentire una volta al mese con il classico messaggino " come stai?" perchè non siamo la vostra lavatrice , andatevi a lavare l'anima da qualche altra parte. Se avete il senso di colpa per non esserci, abbiate almeno l'accortezza di non venircelo a scaricare addosso. State tranquilli che io indietro non vi faccio tornare ne vi metterò davanti a questo fatto. Rispetto ogni decisione e comportamento che voi riteniate giusto prendere, ma non pensate che mi vada bene. Mi faccio una ragione se non c'è abbastanza amore per me da farvi restare, e questo mi da il diritto di chiudere la porta alle vostre spalle una volta che avete deciso di uscirne. Per chi invece rimane sull'uscio , quindi ne dentro ne fuori dalla mia vita , avrà di me la parte più bugiarda , quella che dirà che va tutto bene, va tutto alla grande, tutto nella norma. Perchè non si meritano la verità. 

Chi la merita è chi mi ha detto " fatti più in la che mi siedo vicino  a te" e da quattro anni non si è ancora alzato. 

A queste persone io innalzo ogni giorno una preghiera  di riconoscenza perchè nella loro vita ci siano tutte le meravigliose benedizioni che la fonte possa donare, perchè essere amati , essere veramente amati è cosa rarissima. Chi rimane accanto ad una persona che sta attraversando un cammino impervio è tanto coraggioso quanto lei. 

E non serve essere super eroi, serve solo un cuore che batte. 

Al ritmo giusto.


Nessun commento:

Posta un commento

IL SOGNO

                                                                                                                                            ...