venerdì 30 agosto 2024

Ragionamenti all' alba

 Ragionamento mattutino fatto da una mente poco lucida sotto gli effetti dei farmaci.

 Sono le sei del mattino e dalla finestra aperta della mia camera da letto entra un' aria fredda. All' inizio è piacevole ma dopo qualche minuto mi dà fastidio, mi fa provare freddo. Mi scoccia coprirmi perché penso al caldo torrido che farà fra poco e coprirmi mi dà l'impressione di un atto sacrilego. Eppure non resisto, afferro il lenzuolo ammucchiato al fondo del letto e mi copro. Avverto il senso di freddo e mi sorprende il  fatto che mi sia mancato, è tanto che non lo provo più. Il tepore che il lenzuolo mi trasmette è piacevole, come se fosse un caldo abbraccio, mi dona conforto. Mi scatta qualcosa in testa. Coprirsi, farsi avviluppare dalle coperte è un po' come farsi abbracciare. Ti avvolge, ti scalda, ti fa sentire al sicuro.. In effetti chi non ha mai provato a nascondersi sotto le coperte dai mostri? 

Così mi viene da pensare che il paradiso sia freddo proprio per avere l'opportunità di abbracciarsi e tenersi stretti. Il paradiso e' l'inverno, dove tutti si stringono per darsi calore a vicenda, mentre l'inferno è l'estate: calda, sudata , dove "stai in là che tengo caldo" , gli spazi fra noi si fanno più ampi per fare scorrere l'aria e di contatti fisici non se ne vuole nemmeno sentire parlare. L'estate/ inferno è umida, appiccicosa e libertina. L' inverno/ paradiso è unione , rassicurante e tenero.

In effetti si è sempre dipinto l'inferno col fuoco, sotto terra mentre il paradiso in cielo, azzurro sopra le nuvole. Perché non ci ho mai pensato che potesse fare bello fresco come in cima ad una montagna? 

Ditemi , vi prego, ha senso questo ragionamento o i farmaci hanno ormai il pieno possesso delle mie facoltà mentali?

Attendo responsi...

giovedì 29 agosto 2024

PROFUMO DI POMODORO E RICORDI

 Qualche vicino di casa o La Signora degli Olii sta cucinando il sugo.  Sono sdraiata sul divano con le finestre aperte, una folata di vento mi porta il profumo di pomodoro fresco che sta cuocendo e immediatamente la mia anima vola ad un ricordo lontano della mia giovinezza. Sono nella minuscola casa in montagna con i miei genitori, sono adolescente. Mia mamma, nella mini cucina sta cucinando la passata per condire la pasta a mezzogiorno, io sono seduta su di una panchina nella terrazza della piccola casetta e sto leggendo un topolino mentre pigramente mi faccio accarezzare dall'aria frizzante della montagna. Mio papà è seduto al tavolo e sta giocando a carte da solo. Un solitario. Presto mi alzerò e preparerò la tavola, mangeremo tranquilli la pasta col sugo di pomodoro e poi via , a spasso fra le valli di quella magnifica montagna che ha fatto da pilastro alla mia infanzia. In ciabatte, con a tracolla la mia fidata radio che gracchiava a tutte le ore la cassetta degli Europe , percorrevo gli stretti vicoli di quel piccolo borgo di montagna , fra baite disabitate e strutture cadenti. Percorrevo chilometri, all'epoca non mi pesava camminare, anzi. Passavo i miei pomeriggi da sola perchè non c'erano altri miei coetanei in quel posto, solo gente più grande con cui giocavo a bocce o a carte. Ma quello accadeva di sera, dal mattino al pomeriggio, fatta eccezione per l'ora di pranzo, il mio tempo lo passavo accovacciata su di una roccia in cima ad uno spuntone che dava sul vuoto. Da li, ascoltando la mia musica preferita , sognavo . Non avevo paura di nulla, ne del vuoto sotto di me, ne di un possibile incontro con una vipera, ne di qualche brutto incontro o di cadere. Ah...se fossi caduta...non esistevano i telefonini all'epoca e se fossi caduta i miei genitori se ne sarebbero accorti ore e ore dopo. A me non è mai successo nulla, io rimanevo appollaita sulla mia roccia a guardare l'immensità del cielo e a espandere la mia anima verso esso. Non ho mai incontrato nessuno che mi chiedesse cosa stessi facendo, a pensarci bene non ho mai incontrato nemmeno una marmotta o simili, però avevo sempre con me almeno un cane dei margari che vivevano nella borgata vicino. 

L'aria che entra dalle mie finestre è fresca e mi sembra di essere li, in quella casetta che adoravo e che per anni è stata la mia vacanza. Ricordi meravigliosi. Il profumo di sugo non c'è più, probabilmente è pronto oppure il vento lo sta trasportando a qualcun altro. A me intanto è venuta fame e guarda caso proprio ieri sera ho fatto il sugo con i pomodori appena raccolti del mio orto. 

La mia anima è un po' nostalgica dopo questo piccolo viaggio nei ricordi, ma ne sono lieta di aver vissuto per un attimo di nuovo quei meravigliosi attimi di vita . 

Ringrazio in cuor mio chi stamattina ha deciso di cucinare il sugo e di aver spalancato le finestre in modo che il suo profumo arrivasse fino a me, ora con calma mi alzerò dal divano dove sono stata costretta a sdraiarmi per dei capogiri fastidiosi. Scalderò il sugo e mi farò un po' di pasta così da rivivere, anche solo con la mente un pranzo da bambina con i miei genitori. 

E' sorprendente come un profumo possa farti spuntare delle lacrime e farti sentire felice allo stesso tempo. 

Oggi mangio con mamma e papà

buon appetito a tutti.

martedì 27 agosto 2024

IL GIORNO DOPO...

 

Eccomi qui il giorno dopo la chemio. Oggi sto bene, sono al 70% della forma e ne sono felice. Ieri non è andata benissimo e tra poco ve lo racconterò, prima però devo spiegarvi come si fa una chemio terapia. 

Ce ne sono di vario tipo , io posso solo descrivervi quella che faccio io . 

Ieri la mia chemio è durata 5 ore. Cosa significa questo? Vengono inoculati più farmaci , ecco perchè viene messo un catetere venoso all'inizio della terapia che non verrà tolto finchè non si saranno finite le chemio. 

Io ne avevo otto di farmaci : fisiologica per lavaggio catetere iniziale - farmaco anti nausea - primo farmaco chemioterapico - secondo farmaco chemio terapico - cortisone - antistaminico - terzo farmaco chemio terapico - fisiologica per pulizia finale. 

Ogni farmaco ha un suo tempo di inoculazione si va dai 10 minuti alle due ore. Questo lo si può stabilire tramite la macchinetta che vedete di fianco a me . Lei avverte quando il farmaco è finito e si deve cambiare sacca, viene impostata sui tempi giusti in modo che le gocce cadano costanti e registra i farmaci usati. 

Bene, ho iniziato alle 10 del mattino. Stavo bene, ho accettato il the con i biscotti che , con gran gentilezza ci offrono, e ho mangiato volentieri il pasto leggero : prosciutto cotto, un bel pezzo di grana, budino al cioccolato. 

Arrivata verso l'una e mezza e quasi alla fine del secondo farmaco chemio terapico ho iniziato ad avere forti dolori muscolari e tanto freddo , da battere i denti. Ho chiamato l'infermiera per chiederle una coperta. Quando l'infermiera ha capito cosa avevo , mentre io andavo a far pipi, ha chiamato colleghe e oncologa. Uscita dal bagno avevo ad aspettarmi 4 infermiera e la dottoressa. Temevano una reazione allergica al farmaco . Hanno dunque fermato la macchinetta delle flebo e monitorata per quasi un' ora , misurandomi la febbre a intervalli regolari e chiedendomi spesso come stavo. Dopo circa quaranta minuti l'oncologa ha deciso di proseguire passando a iniettarmi il cortisone. Piano piano mi sono ripresa, al terzo farmaco ho iniziato a sentire il fuoco nelle vene e quindi mi sono scaldata. Il fuoco nelle vene è abbastanza normale non vi preoccupate. Finalmente , alle 16,30 sono potuta tornare a casa dove ho mangiato un pochetto e poi sono andata a dormire per un paio d'ore, ho cenato leggera e sono tornata a dormire. Ho riposato tutta la notte e stamattina alle 6,30 ho iniziato la mia giornata con la terapia del dolore, poi mi sono fatta una doccia e una buona colazione. Oggi sto bene, proseguo la mia giornata con calma sperando che stia così anche i giorni a venire. 
Vi terrò informata.

Nel mentre che ci sono voglio ringraziare le persone che ieri mi sono state particolarmente vicine, a partire dalle infermiere ( ieri per loro non è stata una giornata facile) , di seguito a Sister, la mia Socia, la mia Madrina, La Farfalla Bianca a Easy Rider, alla piccola Noe, a Psyco ,  alle amiche dell'Isola, ai miei cari zii  che hanno sempre un pensiero dolce per me , e naturalmente a GRANDE ORSO, THE WARRIOR AND THE VIKING, i tre uomini più importanti della mia vita . 

lunedì 26 agosto 2024

GIORNI-ANNI-TUTTA UNA VITA

 



Oggi è il 26 agosto del 2024. 

Oggi è il 26 agosto.

Un giorno per me sempre molto infausto. 

E' incredibile come le date a volte ricorrono con una tale precisione da far pensare che sotto sotto ci sia qualcosa. Il mio caso è particolarmente iellato come direbbe qualcuno. Io ho sempre preso la sfiga come una maestra di vita, un modo per dimostrare le mie capacità e di scoprirne di nuove. La iella è un'ottima maestra se ci permettiamo di andare oltre al primo colpo d'occhio. Cosa ci vuole insegnare? Quale minuziosa lezione devo vedere che può insegnarmi tanto e rendermi migliore? Dov'è che sto sbagliando per cui vengo fermata a farmi vedere il momento presente per capirlo? 

26 AGOSTO 2002
Quel giorno, dopo un brutto temporale notturno mi alzai alle 5 , accompagnai Grande Orso al lavoro  per poter avere la macchina . Ebbi un bruttissimo incidente stradale . 
Stavo sbagliando tutto della mia vita e la vita mi ha fermata per farmelo capire. Fu una fortuna.

26 AGOSTO 2016
Il giorno del funerale della mia mamma. Un dolore immenso che mi mise in ginocchio davanti alla sua bara. Quel giorno perdonai me stessa e perdonai lei per la vita vissuta assieme. Potevamo fare meglio, ma doveva andare così. Lei aveva il suo compito animico da eseguire per rendermi esattamente la persona che sono oggi. Se fosse stata una madre diversa forse mi avrebbe danneggiato molto di più perchè   oggi non sarei la persona che sono oggi. Alcuni traumi  vanno vissuti per capire parecchie modalità delle  vita , anche se lo ammetto ne avrei fatto volentieri a meno.

26 AGOSTO 2021
Il giorno della mia ultima chemio terapia. Un cammino lungo , faticoso , pieno di fascino e tribolazione. Fu un giorno ambiguo. Da una parte la gioia di aver concluso un percorso spaventoso che aveva rivoluzionato tutta la mia vita , dall'altra .... ero un po' dubbiosa, spaventata . Mi sentivo alla mercè del mondo. Per un anno e mezzo avevo vissuto dentro ad una bolla di protezione fatta di medici e angeli e ora dovevo lasciare il nido tutelato per ritornare fra la gente. Ho detto sempre a tutti che la mia apprensione era perchè Grande Orso era stato anche lui appena operato e ci stavamo affacciando alla sua nuova vita. In realtà mi sentivo indifesa e avevo paura. 

26 AGOSTO 2024
Oggi. 
Oggi è il primo giorno di un nuovo ciclo di chemio terapie. 
Senza farlo apposta , è come aver ripreso in mano un ricamo incompiuto. 
Farò 4 cicli di chemio. Ogni ciclo comporta 1 seduta più lunga , con più farmaci e un pochino più tosta e 3 sedute con 1 farmaco solo, veloci e poco problematiche. 
Farò una seduta a settimana per la bellezza di 12 settimane, cioè tre mesi. 
Poi ne farò 1 ogni 3 settimane. A vita. 
Nel mezzo farò dei controlli per vedere se fosse necessario fare anche un po' di radioterapia e/o un'operazione . L'operazione sarà possibile solo se la malattia sarà abbastanza regredita da poter essere tolta senza problemi. Se no starà lì al suo posto, facendo il mantenimento chemioterapico la tengo buona in un angolo. 

E così ritorna tutto. Tutto quel mondo che è stato facile , superficialmente , dimenticare, di cui però porto ancora segni e cicatrici, nel corpo e nell'anima. 
Rientrare in quel loop , scontrarmi nuovamente non solo con il mio dolore ma anche con quello degli altri , le loro lotte, i loro sogni infranti, la loro stanchezza , i loro perchè, non è facile. Oggi mi ritrovo ad essere più sensibile su certe faccende della vita . Ci sono occhi che non riesco a guardare, parole che non vorrei sentire, lacrime che non vorrei versare ne che fossero versate. Mi sento impotente. Non posso aiutare nessuno. Nessuno può aiutare me. E' un cammino in solitaria dove tutti vedono la sofferenza altrui, la comprendono appieno ma ognuno lotta per se perchè non si può fare che questo . 
E allora si sorride fra le lacrime, ci si incoraggia gli uni con gli altri, si piange assieme , ci si asciuga le lacrime a vicenda e poi si ride. Si ride di questa vita che anche se bastarda regala sempre delle emozioni, arricchisce sempre di qualcosa ben più prezioso del denaro, ci si alza e si grida contro vento perché ,diamine .l'ultimo respiro lo si sfrutta amando, perchè è solo così che si VIVE. 


Anche nel buio più totale , se si cerca e guarda con il cuore, una luce c'è.
UNA LUCE C'E'.



sabato 24 agosto 2024

PAURA SUPERATA GRAZIE AD UN ANGELO

 Giovedì 22 agosto ho affrontato la mia paura più grande 

Come se ciò che mi aspetta non sia spaventoso 😅

Ho sempre temuto, sia nel percorso precedente, sia ora, una sola cosa. ( Ok due, ma morire fa paura a tutti) 
Il dovere mettere il PICC .
Che cos'è il picc? In parole molto semplici è un catetere venoso dai cui passerà la chemio che andrà a spargersi per il mio corpo 😅.
Dai, siamo seri. È il catetere che mettono a tutti perché è il metodo migliore per insufflare la chemio . 
L'ho sempre temuto e, nel mio personale caso, con ragione. 
Ti portano in sala  operatoria e in una ventina di minuti dovrebbe essere fatto. Naturalmente sei totalmente sveglia. La prima volta, 4 anni fa , non riuscirono a mettermelo nel braccio destro ( il più gettonato) e quindi me lo misero sulla clavicola usando la succlavia.  Già io avevo una fifa blu , immaginatevi sentendomi dire " Signora dal braccio non si può, glielo metteremo sul petto" . Crisi di panico immediata! Avevano dovuto calmarmi e poi proseguire, con me che piangevo dalla paura. 
Ora, immaginatevi il mio stato d'animo giovedì sapendo che il braccio destro e di conseguenza la parte pettorale destra è intoccabile perché è li che ho la malattia, e sapendo che non ho vene adatte nemmeno sulla sinistra, in che condizioni pensate che io fossi?
Ecco, proprio così.
Allora stavolta mi sono premurata di chiedere alle infermiere un aiuto, qualche goccina magica che mi facesse vedere gli unicorni mentre i medici operavano sul mio braccio. 
Ma loro avevano in serbo di meglio!
Un Angelo travestito da infermiera è venuto a parlarmi proponendomi , per calmarmi, al posto delle goccine, un massaggio chiamato TOCCO ARMONICO. 
Ne ho sentito parlare parecchio bene di questa tecnica olistica quindi ho chiesto più informazioni. L'infermiera-angelo mi ha spiegato che l' Asl ha introdotto questa tecnica in alcuni reparti e hanno chiesto alle infermiere chi fosse interessata a fare il corso. Nel reparto oncologico dove fanno le terapie in cui vado io hanno aderito in due e me lo hanno proposto. Ho accettato felicissima e dunque mentre una mi prendeva il sangue e mi faceva chiacchierare, l' Angelo poneva delicatamente le sue mani su di me. Un tocco lieve ma di una potenza enorme, mi ha trasmesso da subito calma e amore. Mi sentivo protetta e amata, al sicuro. Sono stati pochi minuti di pura estasi. La presenza di questa infermiera-angelo, le sue parole, il tono amorevole della voce mi hanno rassicurata totalmente. Sono scesa in sala operatoria tranquilla. I medici hanno iniziato a lavorare sul braccio sinistro, mi hanno bucata sulle 4-5 volte. Riuscivano a trovare la vena ma quando infilavano il catetere dopo un po' questo non andava più su perché le mie vene erano tutte trombizzate. Hanno iniziato a parlare di metterlo nel petto dalla parte sinistra ma prima hanno chiamato una dottoressa per fare provare lei. Per fortuna c'è riuscita e io ora ho il picc sul braccio. C'è stato sangue e parecchio dolore ma io ero calma , tesa ma calma senza paura, senza tachicardia ne panico. Invece che 20 minuti ce ne ho messo parecchi di più ma loro ce l'hanno fatta e io grazie al TOCCO ARMONICO sono stata bene.
Arrivata su in camera ho ringraziato di cuore l'infermiera-angelo invitandola a continuare a proporre ai pazienti le sue cure perché veramente valide.
Sono contenta che la medicina allopatica stia finalmente abbracciando quella olistica per camminare assieme. È un bellissimo traguardo che spero possa abbattere limiti e confini per proseguire nel curare al meglio le persone.
Io ringrazio di aver incontrato sulla mia strada questi angeli travestiti da infermiere 😇


Ciò è una prova che non si è lasciati soli per le strade buie, che una luce c'è sempre ❤️💜



martedì 20 agosto 2024

TG SANITARIO

 


Scusate mi diverto un po' a fare la telecronaca della mia vita ospedaliera 😂

Oggi prime due visite della settimana, ne ho altre tre in programma.

Stamattina sono andata a parlare con la specialista della radioterapia per capire se alcune sedute di radio potrebbero aiutarmi a sgonfiare il braccio destro e , nello stesso momento, infliggere danno al cancro.

C'ero già entrata in quel reparto , anni fa avevo accompagnato mia mamma e poi ho accompagnato Grande Orso. Proprio in quel reparto vidi per l'ultima volta mio zio....ricordi molto tristi. Ecco perchè ero un po' in apprensione andandoci per me. Ho visto cosa ha fatto la radio a mio marito e credo che anche lui fosse in ansia infatti ha fatto parecchie domande. 

La dottoressa che ci ha accolto mi ha annunciato che aveva appena finito di parlare telefonicamente con la mia oncologa per studiare assieme un piano terapeutico efficace per il mio caso, e poi me lo ha annunciato chiedendomi se fossi d'accordo. 

La radioterapia , nel mio caso, non garantirebbe dei risultati , in aggiunta potrebbe anche gonfiare ancora di più il braccio. La proposta del piano terapeuta è quella di dar tempo alla chemio di fare il suo lavoro , ne ho dodici da fare , una ogni settimana per un complessivo di tre mesi. Finito ciò , vedere se ci sono buoni risultati, lo scopo è di far sgonfiare il braccio, se no potremmo valutare di attaccare il cancro con la radio. Non si possono fare le cose assieme, sarebbe veramente difficile gestire due bombardamenti in contemporanea. 

Mi hanno chiesto se sono d'accordo e io ho accettato. Non avendo sicurezze sull'esito positivo dell'intervento radioterapico e , per giunta , avere la possibilità di far peggiorare il braccio , preferisco iniziare le conosciute e comprovate chemio , poi si vedrà.

Domani giornata di svago , cercando di non sforzare troppo spalla-braccio-petto che da ieri hanno iniziato a farmi nuovamente male. Non voglio aumentare la morfina quindi cerco di stare a riposo, mentre giovedì l'inserimento del catetere venoso, spero nel braccio sinistro, da dove inseriranno la  chemio. 

Grazie per l'attenzione, a voi studio. 😂

lunedì 19 agosto 2024

GITE FUORI PORTA


Siamo  a Introd un paese in Valle d'Aosta dove si trova un parco faunistico meraviglioso


questa la veduta del paesaggio


Questa è la veduta panoramica di cui si poteva godere dal ristorante dove ci siamo fermati a mangiare






In questo parco si entra a piedi , c'è un bel percorso, i sentieri sono facili da fare , fa fresco e si possono ammirare gli animali liberi, nel loro habitat naturale







Questi sono i camosci, le regole del parco sono fondamentalmente semplici:
  • non si da cibo agli  animali
  • non si urla
  • non si corre
ci sono delle recinzioni , se qualcuno ci mette le mani dentro e gli animali gliele mordono , bhe ... cavoli suoi. Bisogna avere rispetto per gli animali

La civetta bianca. Tutti gli animali del parco provengono dagli zoo oppure sono stati portati alparco per essere curati. Quando e se potranno tornare in libertà verranno liberati in natura a tempo debito.




 

 
 Questo gufo non ne voleva sapere di farsi fare una foto. Mettevo giù il telefono e mi guardava, cercavo di fotografarlo e lui girava la testa..



Sua maestà il Lupo! due esemplari, maschio e femmina....magari il prossimo anno , se sono ancora al parco , vedremo i cuccioli


L'aquila reale... magnifica, silenziosa, osservatrice. Ti intimoriva persino. La foto non rende, è veramente grande.

Oltre a questi , c'erano tantissimi animali : tasso, volpe, stambecco, cinghiali, cervi, marmotte, lepri, ghiandaie, ricci. Li ho fotografati quasi tutti ma mi sono limitata a pubblicare queste.  
Il parco è bellissimo si cammina fra animali e alberi proprio come in un bosco. E' stata una gita molto bella e stimolante dove abbiamo potuto immergerci nella natura e poter vedere le sue bellezze, ammirando creature stupende.  Lo consiglio vivamente. 

Queste sono state le nostre due uniche gite che abbiamo potuto concederci, da domani si iniziano le visite agli ospedali e non avremo più tempo .  
Domani mi aspettano ben due ospedali. Prima avrò un colloquio con il radioterapista per vedere se necessito di radioterapia , poi in un altro ospedale farò un ecocardiogramma per vedere se il mio cuore è pronto ad affrontare la chemio, ma di questo ve ne parlerò tra qualche giorno.  

domenica 18 agosto 2024

GITE FUORI PORTA





 

Io e Grande Orso ci siamo regalati due gite fuori porta.
Questa è la prima gita che abbiamo fatto . Nessuna organizzazione in realtà. 
Un lunedì mattina siamo usciti presto da casa perchè io dovevo fare gli esami del sangue,  ci siamo concessi una colazione al bar e un giro al mercato di un paese vicino a noi. Rientrati a casa verso le nove e mezza avevamo un caldo pazzesco e così Grande Orso ha esclamato " andiamo in montagna! Andiamo a lago del Nivolet" , detto fatto, abbiamo ficcato una felpa e il binocolo in borsa e via, senza nemmeno un panino, ci siamo fiondati al fresco. 
Destinazione Parco Nazionale del Gran Paradiso . Non ho scattato foto del lago del Nivolet, ho fatto dei video che , naturalmente , non posso caricare qua sul blog, ma ho scattato delle foto panoramiche e dei due laghi che si trovano prima : lago del Serrù e lago dell'Agnello. 
Eravamo a 2600 mt , c'erano 17 gradi! Si stava benissimo! Lassù c'è il Rifugio Savoia dove fanno da mangiare, ovviamente noi non avevamo prenotato, quindi non c'era posto, ma hanno avuto un intuizione pazzesca facendo il pranzo da asporto che era pronto in pochi attimi. Così ci siamo guastati dell'ottima polenta con salsiccia seduti su una roccia in riva al lago. Meraviglioso! 
Un'ottima ricarica energetica per affrontare le prossime settimane in forma smagliante!
Nel prossimo articolo farò vedere la seconda gita 😊

mercoledì 7 agosto 2024

I rapporti interelazionali


 Cosa significa relazionarsi con gli altri?

Costa veramente cosi tanto come qualcuno crede?

Quella che vedete in foto è la carta della pizza d' asporto che martedì Grande Orso ha comprato per pranzo. 

Da qui parte la mia storia e la mia riflessione, in fondo sono sempre i gesti più semplici e spontanei quelli che ci fanno ragionare, no?

Nella mia città al sabato mattina fanno il mercato, nella via principale , fra bar che servono aperitivi e negozi di vestiario , spicca piccolina una pizzeria al taglio, una pizzeria che cucina varie pizze in teglia , le taglia grandi a piacimento del cliente e via, te le porti a casa per gustarle. 

Quando possiamo, io e Grande Orso , al sabato passiamo da lì e ne compriamo un po' per fare pranzo. Sono anni che ci serviamo in questo negozio e con i proprietari, fratello e sorella, si è costruito un legame di simpatica cortesia. È bello poter fare due chiacchiere mentre si sceglie la pizza al gusto preferito, spesso scelgo la focaccia farcita per ritornare in po' bambina.  

Legare con i negozianti , o comunque con le persone, senza tuttavia innescare qualcosa di impegnativo come un' amicizia (molto , troppo difficile a volte) è molto bello. 

Martedì, dicevo, Grande Orso , uscito da solo a fare spesa , ha pensato che mi facesse piacere della pizza per pranzo, così si è recato alla pizzeria , quando la proprietaria lo ha visto da solo ha subito chiesto mie notizie e dispiaciuta dal mio stato di salute mi ha scritto un saluto personale sulla carta sperando " di farla sorridere un po'". 

Io l'ho trovato un gesto bellissimo e mi ha commosso molto. 

Le interrelazioni con gli esseri umani, sono equilibri stupendi che possono regalare ancora molte emozioni. 

Negli anni sono rimasta molto delusa da chi credevo "veramente" amico, e sono sincera, non ho più voglia di dar il mio tempo a certe persone. 

Mentre trovo effervescenti e stimolanti queste relazioni di cortesia e rispetto dove c'è un interesse a fare star bene l'altro senza secondi fini. Non ci si conosce , si sa poco o nulla dell' altro , solo l'essenziale , ma c'è gentilezza e gioia nelle poche volte che ci si vede. 

Ho capito che non tutti hanno voglia di darsi , io stessa con qualcuno proprio non ci riesco. Una volta davo tutta me stessa a tutti, sempre. Con gli anni, e le delusioni, sono guarita 😅 e ora ci sono solo per alcune persone, tre o quattro non di più. Ma questo è un altro discorso. Qui voglio mettere in luce l'atteggiamento gentile di una persona che ha voluto farmi arrivare il suo affetto nonostante non ci si conosca se non per il nome . 

Amo le persone amabili , carine che salutano con un buongiorno e un sorriso, che conoscono la cortesia e le buone maniere. Quelle a cui non costa nulla un atto garbato perché è intrinseco nel loro DNA. 

Non costa nulla e ci rende grandi. 

lunedì 5 agosto 2024

SOGNI CHE TORNANO NEL CASSETTO

 


I famosi sogni nel cassetto...

sono sempre ciò che sogniamo?

Per cause di forze maggiori e spiegate nel post precedente, ho chiuso la mia attività di creatrice. 
Ho una pagina Instagram " La Signora Delle Bacchette" su cui ho scritto un post dove dichiaro , a chi mi segue, che chiudo la bottega. 
Presto arriveranno le chemio e non potrò fare i mercatini, mi verrebbe molto difficile e in aggiunta ci accingiamo ad entrare nella stagione fredda ( ok, pseudo fredda). Ho già appurato che nei mesi di ottobre e novembre difficilmente vendi , tutti aspettano il natale. 
Il mio problema è che ancora non so come reagirò alla terapia ne con che scadenza la farò: ogni 21 giorni? Ogni settimana? Quali saranno i sintomi? Troppe incertezze e troppa poca energia da spendere. Preferisco non fare promesse che poi non posso mantenere. 
Quindi niente mercatini, inutile creare allora. Cosa faccio, continuo a creare pezzi per metterli in una scatola senza sapere se riprenderò a mettere lo stand? 
Fermiamo tutti i motori. Certo, dispiace perchè ho la sensazione di non aver avuto l'occasione di sbocciare. Vedete, i primi anni sono di rodaggio, le creazioni sono come sono, la gente ti deve conoscere, tu devi capire i trucchi del mestiere, le piazze vanno selezionate, devi trovare il tuo stile .... bene io non sono mai arrivata a questo punto. 
I primi due anni li ho zoppicati, poi è arrivato il primo cancro , poi il covid e poi il cancro di Grande Orso, la stanchezza di tutto questo e la mia operazione per inserire la nuova protesi e ora che ero pronta a partire, ho trovato il mio stile, so cosa voglio creare, ho i contatti giusti, conosco le piazze buone, mi viene tolto nuovamente tutto dalle mani.
E' come se la vita mi dicesse " sei brava in questo, ma non è la tua strada" 
Vi è mai capitato? Io sono mesi che mi scervello sul ragionarci sopra. Faccio delle cose belle e ne ho avuto i riscontri, finalmente questo era il mio anno , dove avevo tutto pronto, i dubbi dissipati, la fiducia della gente, un piccolo seguito, inviti personali a dei mercatini particolari e niente, spazzato via il tutto. 
So di essere brava nei lavori che faccio , non c'è nessuno che li fa da queste parti, ma per la vita sembra non bastare. Non sono destinata a farli ed è un peccato perchè lo sento come un talento sprecato. Un po' mi scoccia lo ammetto, ripeto mi sembra che non mi sia stata data l'occasione di dimostrare ciò che so fare, e questo mi fa uscire scema nel chiedermi  perchè. 
Da quando ho iniziato i mercatini , qualcosa mi ha sempre ostacolato , le cose hanno iniziato ad andare veramente male. Non è che sono proprio loro a portare sfiga?😂😂😂 Peccato perchè mi piaceva tanto farli...
Quindi li rimetto nel cassetto dei sogni e mi pongo altre domande, una fra tutti è:
E MO' CHE FACCIO? come impiegherò il mio tempo? come esprimerò la mia parte creativa? Insomma non starò mica male 7 giorni su 7 no? Ogni tanto avrò degli attimi di respiro vero? Mi devo inventare qualcosa. Si si uno pensa " avrò del tempo libero quindi potrei leggere", ok ma solo quello? pulire casa? guardare la tv? Oddio che sconforto 😕 
Potrei imparare qualcosa di nuovo....mi guarderò attorno attentamente 👀👀👀 vorrei dare un significato al tempo che passa, rendere il viaggio ricco e  particolare, avere qualcosa che mi distragga dai dolori che avrò ( vi ricordate le notti insonni?) 
sono certa che qualcosa arriverà. 
Buona notte e benedizioni 🌛🌝🌜

venerdì 2 agosto 2024

SIEDITI PER LEGGERE

 

A volte ci sono cose veramente difficili da scrivere, una di queste è quello che devo scrivere oggi. 

A maggio e giugno avevo accennato al fatto che mi si era gonfiato il braccio destro e che mi procurava parecchi dolori, poi non ne ho più fatto menzione. Un motivo c'è. Abbiamo iniziato a fare dei controlli perchè ai medici la cosa non quadrava. Abbiamo valutato se era la protesi nuova la causa e per un po' ci ho sperato. 

Purtroppo non era lei la causa dei miei dolori.

 Sinceramente non so come dirlo quindi lo dico e basta: il cancro è tornato. Lo stesso identico di prima , sempre sulla destra ma anzichè sul seno è spostato in su tra l'ascella , il muscolo pettorale e il muscolo della scapola. E' in una posizione in cui preme sui muscoli e causa il gonfiore a tutto il braccio destro con dolori allucinanti. Per questo motivo dal 30 luglio ho iniziato la terapia del dolore , morfina, che da una parte mi toglie i dolori , dall'altra mi procura la nausea. Tra pochi giorni farò la scintigrafia ossea mentre la tac total body l'ho già fatta, dobbiamo escludere metastasi. Dopo questo si partirà : dovrò mettere di nuovo il temuto catetere venoso da cui avranno accesso per la chemio terapia. 

Sono di nuovo punto e a capo. 

Stavolta ho poche parole a riguardo . Ho molta paura e il pensare di dover affrontare nuovamente quell'incubo mi fa star male ancor prima di iniziare. 

Sapevamo che c'erano forti possibilità che tornava, ma non immaginavo tanto presto. Questo era l'anno della mia ripartenza, dopo aver messo la protesi avrei chiuso un cerchio, ripreso in mano la mia vita e riniziato a vivere. Invece un nuovo colpo d'arresto. 

Avevo in programma progetti bellissimi , mercatini favolosi, stavo riuscendo a dare al mio stand la direzione che volevo, avevo dei riscontri positivi in ciò che creavo. E' diventato tutto fumo. Davanti a me si prospettano almeno 6 mesi di chemio e poi , se sono fortunata, un'operazione. 

Avevo dei sogni che stavo per realizzare e me li hanno crudelmente strappati via. 

Dura da digerire. Da una parte sono arrabbiata, dall'altra sono rassegnata.  Sarebbe tornato e lo sapevo, tornerà sempre , è uno di quelli che una volta presa non ti molla. 

Sono solo 5 giorni che lo so per certo quindi devo ancora metabolizzare il tutto, sono molto spaventata, più dell'altra volta e arrabbiata anche. 

Mi do tempo , non mi crogiolo nel dolore ma lo ascolto e lo coccolo soprattutto coccolo la mia paura, poi mi alzerò e comincerò a camminare su questa nuova strada , spaventosa ma che non mancherà di cose belle. 

Ci sentiremo più avanti, ora ho preso la pastiglia e mi rimetto a letto.

 

IL SOGNO

                                                                                                                                            ...