Buongiorno a tutti, come promesso ecco il secondo racconto. E' un racconto scritto in modo particolare, spero vi piaccia come vi è piaciuto il primo.
UNA
FESTA IN FAMIGLIA
N
– Tra qualche giorno è Samhain, ti devi preparare , ci sono molte
cose da fare!
A
– Nonna?
N
– Mancano candele
A
– Nonna sei tu?
N
– Certo che sono io , chi altri dovrebbe essere? Ricordati di
comprare dei biscotti allo zenzero, e della birra..
A
– Nonna cosa ci fai qui? Com'è possibile che tu sia qui?
N
– Che domande assurde fai? Cosa vuol dire cosa ci faccio qui? Ti
aiuto a organizzare Samhain, quest'anno verrà un sacco di gente!
Perché ti sorprendi tanto nel vedermi?
A
– Non saprei, forse perché sei morta la scorsa settimana?
N
– E quindi?
A
– Come e quindi? Nonna io ti vedo! Oddio..vedo il fantasma di mia
nonna..
N
– Non dire sciocchezze, io non sono un fantasma!
A
– Però sei morta!
N
– Si , vero, ma è solo un particolare, ora: devi dare una pulita a
questa casa, non puoi certo ricevere gli ospiti con una casa così
trasandata. Incomincerai dai pavimenti che dovrai...
A
– Nonna?
N
-Che c'è?
A
– Nonna tu sei morta.
N
– Si nipotina mia , ho lasciato il mio corpo una settimana fa, il
mio tempo come essere incarnato era giunto alla fine. Succede a
tutti, succederà anche a te. Questo non vuol dire che io non esista
più, anzi , è proprio il contrario, ora sono esattamente me stessa.
A
– Non capisco
N
– Cosa non capisci bimba mia?
A
– Perché io ti vedo? Perché mi stai parlando? Cosa mi succede?
N
– Amelie , tesoro, non ti sta succedendo nulla. Mi vedi perché hai
bisogno di vedermi e io sono qui per aiutarti. Lasciando il mio corpo
ho lasciato anche il legame di sangue che ogni spirito incarnato,
cioè ogni persona ancora in vita, ha con i suoi avi e discendenti, e
i doni che avevo in vita li ho trasmessi a te.
A
– Quali doni Nonna? Non capisco!
N
– Non piangere. Sono qui per farti capire. Ti rendo le cose più
semplici: in vita io avevo dei doni e ho portato avanti certe
tradizioni, come festeggiare Samhain. Ti ricordi? Lo abbiamo sempre
festeggiato assieme. La sera del 31 ottobre accendiamo delle candele
e le mettiamo sui davanzali delle finestre, ti ricordi perché?
A
– Si! Le mettiamo per segnalare la strada di casa ai nostri
defunti, ma Nonna è solo un gioco no? Mica vengono davvero!
N
– Cosa ti fa dire questo?
A
– Io non li ho mai visti!
N
– Ma io si. Perché avevo il dono della vista, ora che io ho
lasciato la dimensione terrena , l'hai ereditato tu, e il fatto che
tu mi veda ne è la prova.
A
– Mi stai dicendo che i morti ritornano?
N
– In realtà non se ne sono mai andati...già...dovrei mettermi
anch'io ora... ahahahah! Ascolta Amelie, quando si muore non si va
via, si cambia solo il modo di essere. E' un po' come cambiar
vestito, o cambiare ruolo in un film. Chi rimane smette di vederci,
ma noi vi vediamo ancora e stiamo sempre vicino a voi. Beh, non
sempre, abbiamo anche noi i nostri affari di cui occuparci, ma se
avete bisogno, accorriamo subito.
A
– Quindi ora tu sei qui perché io ho bisogno di te?
N
– Si amore della nonna, ora hai ereditato i miei doni e sono qui
per aiutarti a capirli. Innanzi tutto devi rispettare le tradizioni e
una delle più importanti è celebrare Samhain. Ho sempre condotto io
la festa, ora dovrai prendere il mio posto. Te la senti?
A
-Si Nonna, cosa devo fare?
N
– Bene. Innanzi tutto devi capire cosa succede in questa notte
magica: il velo che divide il mondo dei vivi da quello dei morti si
assottiglia fino ad alzarsi definitivamente la notte del 31 ottobre
dando la possibilità ai defunti di tornare a camminare fra noi per
un giorno. Nei giorni precedenti potrai sentire gli spiriti che si
avvicinano, molti vengono per un saluto, altri per rimanere con noi
per qualche ora.
A
– Chi sono quelli che rimangono Nonna?
N
– Sono i nostri cari : i bisnonni, i genitori , zie e zii, insomma
quelli che hanno fatto parte della tua famiglia e dei tuoi affetti,
naturalmente fra di loro ci sono anche gli spiriti dei nostri amati
animali.
A
– Potrò rivedere Birra?
N
– Si tesoro, potrai rivedere la tua cucciola
A
– E il nonno?
N
– Certo che si! E tanti altri che fanno parte della famiglia,
vedrai ti divertirai!
Ora
però ci sono delle cose da fare, non puoi mica presentarti così.
A
– Va bene Nonna, dimmi cosa devo fare.
N
– Per prima cosa devi pulire i pavimenti. Metti un po' di sale
grosso nell'acqua calda del secchio al posto del detersivo. Pulisci
anche i davanzali delle finestre sui cui vuoi mettere le candele,
stai scrivendo tutto vero?
A
– Si si, sto scrivendo tutto sul quaderno che mi hai regalato tu il
natale scorso.
N
– Brava! Ricordati di controllare quante candele hai in casa. Non
serve comprare ceri particolari, bastano dei lumini chiaro?
A
– Lumini...si Nonna, chiarissimo e poi? Bisogna fare i biscotti, ma
io non sono capace...
N
– Non preoccuparti, puoi sempre comprarli se non ti va di imparare
a farli.
A
– Questa volta li comprerò perché sono ancora triste per te e non
ho voglia di vedere nessuno, ma per il prossimo anno imparerò a
farli, promesso!
N
– Ti adoro bimba mia. Nella lista metti anche delle bevande, può
andar bene sia il vino che la birra, ma se sei astemia puoi sempre
fare una tisana o una cioccolata calda.
A
– Nonna , a cosa serve tutto questo?
N
– Le candele servono per segnalare la via di casa ai nostri cari,
biscotti e bevande ne darai alcuni in offerta ,semplicemente
mettendoli vicini ai ceri, come benvenuto a chi arriverà, il resto
li mangerai tu. Sarà come fare un bacchetto in famiglia. La notte
seguente, quella del Primo Novembre darai i resti della tua offerta a
piante e animali, mettendo fuori dalla porta i biscotti e versando i
liquidi in un vaso. Se poi vuoi fare le cose in grande, o se ne hai
la possibilità, porta tutto in un bosco, premurandoti di non
lasciare involucri o spazzatura. Fin qui è tutto chiaro?
A
– Tutto chiarissimo. Biscotti, bevande, candele e pulire casa. E
poi?
N
– Poi puoi abbellire casa con dei fiori o delle castagne. Foglie
cadute dagli alberi e zucche. Qui ti puoi sbizzarrire con la tua
creatività. Ricorda: non devi fare cose eccezionali o pompose, ma
solo ciò che il cuore ti suggerisce.
A
– Mi ricordo che tu mettevi sempre dei ricami fatti a punto croce
qua e là per la casa e ritraevano soggetti autunnali.
N
– Certo è vero. Dovrebbero essere nel baule che tenevo in fondo al
letto, usali pure sei vuoi, potresti nel corso degli anni
confezionarne alcuni anche tu.
A
– Sarebbe bello! Questa idea mi piace , me la segno! Altro?
N
– Puoi organizzare una cena..
A
- …
N
– Cosa c'è che non va? Perché quella faccia triste ora?
A
– Senza di te Nonna sono sola...
N
– Che sciocchezze vai dicendo? Hai tua madre
A
– Mamma si certo, come no? Mamma non capisce
N
– Non capisce cosa?
A
– Me! Non capisce me! Non mi ascolta
N
– Sputa il rospo
A
– Non c'è mai e se c'è ha sempre altro da fare , non si ferma mai
a guardarmi, ad ascoltarmi , a passare del tempo con me come le mamme
delle mie amiche fanno con loro. Mi odia, se le dicessi che ho
parlato con te a distanza di una settimana dalla tua morte mi
prenderebbe per pazza o penserebbe che la prenda in giro
N
– Frena ragazza, come dite voi giovani: stai sparando un sacco di
cazzate.
A
– Ma..
N
– Zitta e ascoltami; Hai 14 anni, un 'età piena di incongruenze e
confusione, è normale che tu ti senta odiata da lei ma non è così.
Lo so perché è mia figlia e so come è fatta. E' rimasta vedova
molto presto, il tuo papà è morto quando tu avevi 9 anni e lei è
rimasta sola con una figlia piccola. Ha affrontato un dolore enorme ,
che ha fronteggiato con coraggio. La sua unica preoccupazione è
stata quella di garantire a te una buona vita, dimenticandosi però
di essere la tua mamma. Ti manca vero?
A
– Tantissimo..
N
– Forse anche a lei manchi tu, ma al contrario di te a lei non è
concesso lamentarsene
A
– Cosa vuoi dire?
N-
Amelie, tu cosa fai nella tua vita?
A
– Eh ? Che centra questo?
N
– Rispondi alla domanda..
A
– Uff.. vado a scuola, esco con le amiche, studio , queste robe
qua...
N
– Ora dimmi cosa fa tua mamma..
A – Non lo so...
N
– Pensaci
A
– Ok...allora lei lavora..
N
– E poi?
A
– E poi basta, tutto qua, lei pensa solo a lavorare
N
– Chi pulisce la casa?
A
– Beh, lei..
N
– Chi cucina i pasti? Chi fa le lavatrici, chi stira?
A
– Ma che c'entra!!
N
– Chi lo fa Amelie?
A
– Aaahhh...lei! Lo fa lei! E quindi? Mi vuoi dire che lei ha tutti
questi doveri?
N
– Da una parte si , ma per farti capire meglio ti faccio una
domanda: perché tu non l'aiuti?
A
– C..cosa?
N
– Lei lavora otto ore al giorno per portare i soldi a casa e dare a
te la possibilità di studiare e uscire con lei amiche, nonché per
pagare le bollette e l'affitto. Quindi queste otto ore sono
intoccabili. Quando rientra a casa, anziché star con te, deve
preoccuparsi di preparare la cena, attaccare la lavatrice e stirare i
vestiti che indosserete nei giorni a venire. Non contiamo il fatto
che magari per lei sia stata una brutta giornata, abbia mal di testa
o il ciclo, oppure semplicemente sia stanca ok? Questo non
contiamolo. Contiamo però il fatto che lei spende i suoi week end a
pulire casa, mentre tu dormi della grossa, cosa che magari vorrebbe
fare anche lei ma che non può perché c'è da andare a fare la
spesa, pagare le bollette e cose simili. Non parliamo del fatto che
non ha amici, mentre tu e le tue amiche chattate in continuazione
fino all'una di notte, il suo cellulare rimane muto perché non ha
più tempo per le amiche. Ora Amelie, chi ,fra voi due , è sola?
A
– Non avevo mai pensato a queste cose..
N
– E' normale, tu hai 14 anni e la tua vita dovrebbe essere
spensierata, ma ciò non ti esime da certe responsabilità. E' vero,
tua mamma ha troppe cose da fare per poterti ascoltare, ma invece di
arrabbiarti e affermare subito che ti odia, non riesci a trovare un
modo per andarle incontro?
A
– Nonna, aiutami! Cosa posso fare per aiutare la mia mamma?
N
– Per aiutare entrambe tesoro... ti ho insegnato a cucinare. Invece
di passare interi pomeriggi davanti alla TV o sui social, preparale
la cena. Quando arriverà dal lavoro avrà così tempo per farsi un
bagno rilassante e questo sarà una piacevole sorpresa per lei.
Aiutala nella gestione della casa, alzati prima al sabato e aiutala a
fare le pulizie, va con lei a far la spesa e proponile di fermarvi a
prendere una cioccolata calda. Donale tempo. Tempo per stare assieme
a te..
A
– Oh Nonna mi sento tanto in colpa ora..
N
– Ma no sciocchina, hai tantissimo tempo per rimediare. Devi
renderti conto che non soffri solo tu per la mia morte, lei ha perso
la sua mamma, questo vi unirà. Le cose che ho insegnato a te, le
insegnai a tempo debito anche a lei. Sapeva cosa facevo e che doni
avevo quindi puoi parlarne con lei, ti capirà.
A
– Davvero?
N
– Ma certo! In più...
A
– In più? In più cosa?
N
– Tesoro mio , tu vedi gli spiriti, non pensi che potrai rivedere
il tuo papà? Vi potrete parlare, potrai fare da tramite fra lui e la
tua mamma, ci pensi?
A
- … non , non ci avevo pensato...io...io...
N
– Questo è un dono prezioso tesoro che va custodito e usato per la
felicità degli altri. Avrai molte occasioni per parlare con i tuoi
cari, e non solo. Tanti spiriti verranno da te per chiederti di
portare messaggi d'amore e di conforto ai loro cari, potrai donare
gioia immensa a quelle famiglie Amelie, ne sarai capace?
A
– Io...io sono felicissima di poter vedere ancora una volta il mio
papà, potergli parlare e poter dire alla mamma le cose che lui mi
dirà per lei....magari riuscirò a vedere anche il papà di Cloe, è
morto da poco e lei è molto triste. Sarebbe bello darle un messaggio
da parte sua, vorrei che fosse felice come lo sono io adesso. Vorrei
che lo fosse anche la mamma! Credo che sarebbe felice di parlare
anche con te nonna.
N
– Brava Amelie, vedo che hai compreso appieno il dono che hai
ricevuto
A
– Si nonna, ora lo capisco e mi metto subito all'opera. Stasera
preparerò la cena per la mamma e poi le parlerò. Le dirò di te e
del mio dono e anche di quello che mi hai insegnato oggi. Le starò
vicino così lei starà vicina a me. Grazie Nonna, ti voglio bene!
N
– Te ne voglio anche io Amelie.
Buon
Samhain a tutti.