Questa frase potrebbe essere interpretata male , l'erba viene lasciata libera di crescere per poi esser tagliata e usata come foraggio per le mucche. Così è meglio.
Quando porto Uffa a spasso lei chiede sempre di entrarci, ha una passione smodata per questo prato, le piace camminare tra l'erba alta, contate che in piena estate lasciano crescere l'erba in maniera selvaggia tanto da arrivarmi alla vita . Più è alta più lei sembra divertirsi. Quest'estate ho avuto la genialata di sganciarla dal guinzaglio e farla entrare da sola. L'ho persa. Credevo bastasse seguire il movimento dell'erba per capire dov'era. Sta scema non va a sedersi? sono entrata in panico perchè la chiamavo e non vedevo muoversi l'erba, così sono corsa a casa e mi sono fatta buttare giù dal balcone gli stivali di gomma per entrare anche io nel prato, appena indossati mi giro verso il prato e lei era lì, sulla strada, che stava tranquillamente tornando a casa da sola. Nella mia testa è scattata la musichetta delle oche degli Aristogatti.
Ora l'erba non viene più altissima, il prato ha molte varietà di erbe dalle più basse che creano un piacevolissimo tappeto a quelle un pochino più alte, più o meno a metà stinco , raggruppate a ciuffi. Ci sono anche molte specie di fiori colorati , io conosco solo le margherite, ma ce ne sono anche di bianchi, rosa , violetto chiaro e gialli. La cosa bellissima è che quest'anno sono arrivate le farfalle! Se ne vedono parecchie , tutte bianche, anche se ne ho viste un paio lilla e una gialla. Una volta ho provato a contarle , bisogna essere veloci perchè loro si alzano e si posano spesso, a colpo d'occhio ne ho contate 15 ma erano molto di più.
Siamo in natura, al di là dei campi c'è un torrente e dove c'è acqua , c'è vita.
Ora immaginatevi la scena: io e Uffa passeggiamo nel silenzio in questo prato, lei annusa ogni centimetro di terreno mentre io sono assorbita nell'osservazione delle farfalle che si posano sui fiori. Di colpo senti un fruscio molto vicino a te, tempo di capire da dove proviene che vedi un batuffolo bianco saltellare via. Una mini lepre.
Vengono spesso a mangiare l'erba qui, ormai ho capito la loro tattica: appena noi entriamo nel campo loro si accucciano e non le vedi più! Aspettano ... e appena sei vicino , e per vicino significa che praticamente le pesti tanto ti permettono di avvicinarti, fanno uno scatto di velocità e si mettono in salvo.
Ora, Uffa è vecchia, i suoi occhi e il suo nasino non sono più quelli di una volta, spesso la lepre gli scappa da sotto le zampe e lei manco se ne accorge. Riuscite a immaginare come rimane di merda? Rimane lì impalata a guardarla scappare con un espressione negli occhi indecifrabile. Però si vede che ci rimane male. Ma lei non desiste e chiede sempre di entrare nel prato con la speranza prima poi di prenderne una ( cosa che non le farò mai fare)
E' bello però vedere che a quasi 12 anni lei si diverta ancora ad andare a caccia anche se fisicamente non ce la fa proprio.
La fine di questa avventura si conclude con una sonora dormita sulla poltrona che una volta era di Pink e ora è passata in eredità a lei, la figlia.
In tutto questo mi piace vedere la vita , sia animale che vegetale e, perchè no, anche le risate della piccola lepre che è riuscita nuovamente a prendere in giro la terribile bulladiquartiere che ormai tanto bulla non è più.
Presto la piccola selvaggia andrà in letargo e di giocare non avrà più tempo, e chissà se al suo risveglio Uffa avrà ancora voglia di giocare? Oggi è stata un emozione anche per me vedere un piccolo animale del bosco così tanto vicino, il suo manto è chiaro come la pancia di Uffa ma la sua codina è un pom pom di pelo bianco simpaticissimo da veder balzare nell'erba.
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