Quando ero piccola vivevo in una casa dove non c'era il riscaldamento, mio padre aveva messo delle stufette nelle camere da letto che accendevamo verso le otto di sera per poi spegnerle verso le dieci. Mi ricordo che , sui ferri di tali stufe, io appendevo il pigiama prima di indossarlo così ce lo avevo caldo, perchè faceva veramente freddo. In sala avevamo il camino che mio padre aveva rivestito tutto in vetro e lo aveva fatto diventare a gas. Era l'attrazione di casa e tutti i mei amici quando ne parlavo, volevano venirlo a vedere. Era uno spettacolo! In cucina ,invece, avevamo una stufa a legna - qui lo chiamiamo Putagè - anch'essa andava a gas (all'epoca costava meno il gas ) mio padre era un creativo proprio come lo sono io adesso ed era bravissimo a trasformare le cose.
Quest'anno abbiamo messo anche noi la stufa a legna e mi ritrovo a stendere i panni su di essa per farli asciugare. Mentre li stendevo mi è tornata alla mente mia madre quando anni fa lo faceva anche lei e mi è venuto un nodo in gola. - Guarda Ma' , adesso lo faccio anche io e mi ricordo che mi dicevi di metterla bene la roba in modo che non cadesse e si bruciasse - Sto attenta, grazie a lei, e mi ritrovo a ripercorrere alcuni ricordi della mia infanzia con lei , più che altro dei flashback perchè , purtroppo, la mia memoria è sempre stata pessima. Un vero peccato non ricordarsi di più. Inevitabilmente qualche ricordo si va ad impigliare negli occhi e fa scendere qualche lacrima. Mi mancano. I miei genitori. Quelli che quando ero giovane trovavo insopportabili a volte. Oggi invece mi ritrovo a correre dietro a ricordi dolci amari che mi bagnano il viso di piccole gocce salate , mentre il nodo in gola diventa sempre più grande. Diventare grandi è doloroso, ci sono un sacco di piacevoli ricordi che , anche se li ricordi con amore, fanno male al cuore. Poi sorrido , è stato bello viverli e mi chiedo se i miei figli , un giorno, proveranno per me ciò che oggi io provo per la mia mamma, soprattutto oggi che uno di loro sta per farsi una famiglia tutta sua e presto lascerà il nido. Fa male anche questo, perchè ora ho la consapevolezza del tempo che è passato. Prima avevo la mia mamma, prima avevo due piccoli cuccioli per casa , ora la mia mamma non c'è più, e i cuccioli sono cresciuti, ora sono due uomini pronti a vivere la loro vita, con la persona che hanno scelto. E' bello vederli crescere, vederli camminare lungo questa vita, vederli mentre realizzano la loro. Un po' fa male, perchè la loro infanzia è diventata un ricordo da custodire gelosamente nel cuore, come la mia. E mentre loro camminano verso il futuro, e mia mamma e mio papà sono impegnati in una nuova vita, io resto qua, vicino alla mia stufa a legna, a stendere i panni e a cercare di vivere la mia vita senza di loro. Mi devo reinventare nuovamente, ora ho preso il posto di mia madre e i miei figli hanno preso il mio. Non è facile e fa un pò male, ma so che questo dolore passerà. Passa ogni qualvolta vedo uno dei miei figli felice. Passa ogni volta che stendo i panni sulla stufa e penso "Ehi Ma', guardami" e la sento vicina. Sono sempre stata nostalgica, e ammetto che a volte questo mio essere mi fa soffrire più del dovuto, o almeno più di quello che vorrei. Va bene così, dicono che è il cerchio della vita e in questi giorni lo sento molto sto cerchio😅 Bene, vado a controllare la stufa, perchè a differenza di quella di mio padre, la mia va a legna e se ogni tanto non ci metto un pezzo di legno, si spegne.
Eli.
Dolci ricordi che scaldano il ❤
RispondiEliminaCara Ely, i ricordi sono importantissimi, si affiancano alle tradizioni. Quanto alla tua stufa a legna... è uno spettacolo!
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