martedì 10 novembre 2020

HO UNA STORIA DA RACCONTARE II CAPITOLO

 10/11/2020

Oggi chiudo un capitolo della mia vita, quello del tumore ormai estinto , tolto, distrutto , annientato, per aprirne uno nuovo : LA GUARIGIONE

La guarigione non è per nulla facile, è altrettanto faticosa sapete? Non c'è solo lo sforzo fisico, l'affrontare la paure delle mie amate siringhe e i dolori che ne conseguono, ma c'è anche un certo sforzo psicologico niente male. Partiamo dall'inizio, debellato il famigerato Giuseppe tumore maligno , c'è ora una seno tagliato che nasconde, sotto il muscolo pettorale un bel sacchetto vuoto che però nasconde a sua volta una valvola calamitosa. La valvola è mobile e quando bisogna cercarla ci si avvale di un magnete che cattura la calamita che c'è nella valvola che rimane sotto la cute del seno operato ancora ( e per fortuna) addormentato dove, tranquilla come una pasqua , la chirurga plastico ci va ad inzicchiare una bella siringa con ago. Io sento un leggero pizzicore ma la vista di quell'ago mi rende il tutto particolarmente spiacevole. Comunque, nella siringa c'è della fisiologica che viene spinta dentro al sacchetto , che si chiama espansore, ma una siringa non basta , quindi lasciando l'ago infilzato nel seno , allegramente c'è un via vai di siringhe vuote e piene tra infermiera e chirurga sempre davanti ai miei occhi! Al primo rifornimento , gonfiaggio o come volete chiamarlo, le siringhe sono state due, al secondo rifornimento sono state tre siringhe svuotate nel mio seno e , fidatevi, le ho sentite, nel senso che si sente proprio il muscolo del petto alzarsi e fa impressione, poi ti rialzi ti vesti e te ne vai. Può finire così? Noooo perchè dopo un paio di giorni il tuo muscolo pettorale inizia a lamentarsi perchè l'espansore è stato gonfiato e richiede a lui di sollevarsi , di tirarsi , tendersi e prendere una nuova forma e a lui non è che garba tanto così inizia a fare male , e io già mi immagino le mie cellule , tranquille in piscina che si chiedono perchè vengano richiamate a riprodursi per mancanza di personale , il muscolo ha bisogno di crescere, ha bisogno di più tessuto e loro sono invitate a strombazzarsi le une con le altre per moltiplicarsi il più in fretta possibile! Ergo ho le cellule che trombano come opossum! L'avevo detto fin dall'inizio che la guarigione era faticosa! Alla prossima puntata , parlerò di altre punture , quelle sulle cosce.😓😓😓

Baci Ely

4 commenti:

  1. Mi sento in colpa: ho riso immaginando un'orgia di cellule a forma di opossum a bordo piscina.
    Hai inaugurato un nuovo filone: il pornocellulare XD

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  2. Ciao Ely, vedo che anche te ironizzi sulla tua vita, sulla tua salute. A me questo aiuta un pochino a non farmi demoralizzare sulla tanta ciccia. A proposito, se gli opossum non trombano abbastanza, potrei darti un pochino della mia ciccia?!?
    Un abbraccio grande come la nostra regione
    Barbara

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  3. Ciao Barbara, effettivamente di ciccia ne ho anche io ma possiamo darla a mio figlio che è scheletrico!

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IL SOGNO

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