martedì 28 gennaio 2020

una storia da raccontare 28/01/2020

Ho fatto la prima chemio...
Ma non è questo l'inizio della mia storia.
Mi hanno inserito il pic.
Ecco questo è l'inizio.
Il pic è un catetere venoso che mettono per vari motivi; non bruciare le vene perchè la chemioterapia è urticante e per non farle collassare bucandole spesso. E' molto comodo, sia per medici che per pazienti. Sta di fatto che a me non piace, mi fa paura e non l'ho ancora accettato. Il perchè non lo saprei dire o meglio , non lo metto bene a fuoco. Il pic si mette prevalentemente sull'avambraccio destro . a me l'hanno messo sulla succlavia ( sopra il seno destro) perchè sembra non abbia vene disponibili sulle braccia ( le hanno controllate tutte e due) . Questa cosa mi ha spaventato a morte e ancora adesso sto facendo a botte con la paura per questo aggeggino che oltre tutto non sento per nulla, non mi crea problemi di movimento ne a dormire . L'unica cosa che mi ha procurato è un forte dolore alla spalla quando lo hanno inserito , cosa del tutto normale, ma che con la fibromialgia io patisco di più, che mi sto trascinando da una settimana. Ormai ha infiammato la cervicale e mi procura forti capogiri e ancora dolori. Continua a non piacermi e sto provando a conviverci, ma sento che è un trauma di cui non riesco a liberarmi, forse perchè è la prova attiva di tutto quello che mi sta succedendo. 
Il giorno dopo ho fatto la chemio e qui i ricordi si fanno più bui. Al mattino , assieme al mio cavalier Rocker sono andata in ospedale tranquilla, mi hanno fatto la terapia che è durata un paio di ore e sono tornata a casa. Ho mangiato e poi mi sono messa sul divano. Alle 16 è arrivata la botta, mal di testa nausea e stanchezza, mamma quanta stanchezza. I farmaci contro la nausea mi hanno aiutato ma anche stesa , mi sono addormentata nell'immediato per poi svegliarmi alle tre del mattino per un paio di giorni. La nausea mi ha impedito di mangiare per un giorno poi ho riniziato a patto che non sentissi nessun odore di cibo o bevande. Non è facile riprendersi perchè a parte la cervicale da pic, ho questi colpi di sonno terribili che mi prendono all'improvviso e questa stanchezza grandissima che non mi passa nonostante ora io mangi bene , non salto nessun pasto e sia sempre a riposo. Oggi sto cercando di reagire , mi sono tolta il pigiama e messa una tuta , con calma ho passato una scopa veloce in casa e cerco di muovermi un pò . Dall'oncologia mi dicono che è tutto normale poichè la terapia mi azzera i globuli bianchi il giorno dopo mi hanno fatto una puntura di anticorpi che andando a intaccare il midollo da come contro indicazione la stanchezza . Ciò significa che è tutto nella norma e che la cosa procede bene , perchè in fondo è questa la paura no? Che il mio corpo non risponda come dovrebbe alla cura ....si questo procura ansia. No non è proprio facile essere malata di cancro, per nulla.
Baci Ely

lunedì 20 gennaio 2020

una storia da raccontare 20/01/2020


Buongiorno , siamo arrivati a lunedì. Settimana importante questa perchè se va tutto bene tra qualche giorno mi posizioneranno il PIC ovvero uno spaventoso catetere venoso che parte dal braccio e finisce al cuore da dove mi inietteranno la chemio terapia. L'oncologo ha detto che è un'inezia , a me spaventa da morire, Così è da ieri che sono in crisi, nodo alla gola, poca voglia di parlare. Ho accumulato troppa tensione emotiva e nel pomeriggio finalmente l'ho rilasciata facendomi un bel pianto liberatorio inframezzato da delle risate isteriche. Sembro una pazza quando faccio così , in realtà sto semplicemente rilasciando lo stress e quelle emozioni che a parole non so esprimere. Poi sono stata meglio , mi sentivo più leggera , in stato di grazia , circondata da amore e sicura che andrà tutto bene. Alla fine della giornata ho capito cos'era successo. 
Mi è arrivato un messaggio da un mio carissimo amico, io lo considero un fratello e gli voglio un gran bene. Lui è uno di quegli esseri umani "gnometti" che io adoro tanto, a me piace chiamarlo Rocker per via della sua passione per la musica. Mi scrive che mentre suonava un pezzo ha pensato a me e mi ha mandato luce. Mandare luce è una di quelle cose straordinarie di cui sono capaci gli gnometti . La luce intesa è amore, energia, affetto, cura. Lui pensandomi ha proiettato verso di me il suo amore , che circonda, protegge, scalda, guarisce, dà energia . Un pensiero d'amore tutto per me. E' una cosa bellissima, e soprattutto divina. Un essere umano che ama un altro essere umano, che vuole il suo bene , la sua felicità, la sua salute , senza che questa persona lo venga a sapere ( lui poteva non dirmerlo) , quando si manda luce lo si fa col suore, spesso in silenzio . Non è un pensiero tipo " spero che tu stia bene" no . La luce è energia divina tratta dal proprio amore verso una persona , o un animale anche. Questa energia , dalla persona che la riceve, può essere utilizzata in vari modi: per sentirsi amata, per guarire, per sentirsi protetta, quindi non è speranza che tutto vada bene , è Amore incondizionato e incontaminato. E tutto ciò accade nella dimensione dello Spirito. Non c'è bisogno di fare nulla , fa tutto il nostro saggio e immenso Spirito, la nostra essenza, la nostra fonte. Dare amore in questo modo è, a parer mio, il più nobile dei gesti, a cui non si può far altro che chinare la testa con solennità e dire GRAZIE. 
Questa luce mio caro Rocker la metto in valigia e la porto con me nel mio viaggio.
Infinitamente Grazie
Baci Ely 

sabato 18 gennaio 2020

Una storia da raccontare 17/01/2020



L'essere umano ha in sè delle capacità strabilianti, è in grado di fare cose straordinarie . Peccato che le faccia tutte male.
Non serve andare in alto per capirlo, non serve citare nomi di politici o altri. No io sto parlando della bassezza dell'umanità nel quotidiano ; fra parenti, amici, con suoceri , con genitori di amichetti dei nostri figli ecc...Insomma quelli con cui abbiamo a che fare a volte troppo spesso. In realtà ero parecchio schifata dall'essere umano non più capace di provare sentimenti quale amicizia , amore . Vuoto di ogni valore e da ogni virtù. Onore, rispetto, sensibilità , gentilezza, ecc....e cercavo di tenermene lontano. Con questa malattia invece ho scoperto un mondo nuovo, un genere di essere umano totalmente diverso. E' una sensazione magica perchè è un pò come se mi trovassi in un bosco e all'improvviso dei piccoli gnomi fossero sbucati da sotto le radici di un albero e avessimo fatto amicizia. Mi sta sorprendendo e mi piace. Sono bastati pochi gesti e parole spirituali.  Si perchè sono proprio questi che fanno grande o piccolo un essere umano. Ultimamente ho ricevuto parole grandiose : sono con te- se hai bisogno chiama- ti sono vicina- ti penso . Poi mi guardo attorno e non c'è nessuno. A quanti capita anche senza avere un tumore? Secondo me quasi tutti alziamo la mano. Invece ho scoperto nel sottobosco una specie di umani che sono diversi , loro dicono queste cose si , ma se mi guardo attorno loro sono qui accanto a me!! Urka urka!!! E , badiamo bene, non è questione di vicinanza fisica , quella non centra assolutamente, qui si parla di vicinanza spirituale, cioè quando si è vicini con lo spirito e lo si dimostra. E' parere mio che se lo spirito è vicino veramente , lo senti , non ha bisogno di cose eclatanti. A volte una foto. A volte un invito ad un caffè. Un buongiorno tutti i giorni, senza aspettarsi una risposta, almeno immediata. Poi ci sono quei gesti e quelle parole, piccole ma che hanno la potenza di una bomba che ti fanno esplodere il cuore e ti fanno scoppiare a piangere. A me è bastato ricevere in dono un cappello di lana per piangere una buona mezz'ora. E mi è arrivato per posta , così all'improvviso, da una cara amica che voglio chiamare La Viaggiatrice ( sicuramente capirà lei il perchè la chiamo amorevolmente così) che ho visto di persona solo due volte ma il suo spirito mi è vicino tanto da non farmi sentire i chilometri che ci separano.
Chi invece mi ha fatto scoppiare il cuore è stata un'altra cara amica , fisicamente vicina, che voglio chiamare La Mia Socia , la quale con una semplicità infantile ( nel senso che in quel momento era dolcissima come una bimba) mi ha detto " Mi Manchi" , perchè noi ci vedevamo spesso e ora non molto. Nessuno ( a parte mio marito) mi ha mai detto mi manchi...mi ha commosso molto e colpito tanto. Quel mi manchi e quel cappello li voglio mettere in un'immaginaria valigia da portare con me in questo viaggio che sto intraprendendo, verranno con me alla mia prima chemio, cappello in testa e mi manchi nel cuore . Ecco questi sono i gesti e le parole che fanno sentire vicini, amati e protetti. Ne ho un pò di questi gesti  e di parole, tutti custoditi nella mia valigia , preghiere fatte per me , messaggi stupendi , piccoli pensieri accorti per farmi capire che sono amata e che non sono sola. Io vorrei che tutti possano provare questi gesti e queste parole spirituali, perchè fanno bene al cuore e all'anima, e anche se il mio percorso è in salita , molto ripido e con tanti ostacoli , lo faccio comunque in mezzo a bellissimi fiori che lo trsformano in un giardino meraviglioso, abitato da esseri umani che mi piace chiamare " I Miei Gnometti".
Baci Ely

giovedì 16 gennaio 2020

una storia da raccontare 16/01/2020

L'arte di arrangiarsi ...non posso scrivere l'indirizzo del blog ne su facebook ne su instagram perchè qualcuno mi ha segnalato dicendo che ci sono contenuti non accettati da queste due piattaforme. Ma io il modo l'ho trovato lo stesso ihihihhi.....

Sono stanca. Sono giorni che corro per ospedali e medici. Oggi dovevo incominciare la chemio ma per un piccolo problema di salute non si è potuta fare, bisogna essere nel pieno della forma per fare la terapia. Tutto rimandato . Non importa, aspetto , non ho tantissima fretta, ho solo ansia da aspettativa.
Mi sono anche tagliata i capelli, tanto per incominciare ad entrare nell'ottica e non avere il trauma delle ciocche sul cuscino. Cerco di evitare o di ammortizzare tutti i traumi che posso perchè tra poco il mio corpo e la mia psiche ne avranno da fare!
Tanta gente mi fa i complimenti per " quanto sei forte, quanto sei positiva , ecc..." io sorrido e penso che adesso è facile fare la fantastica , voglio vedermi dopo , quando le gocce scendono e io tra nausee e calvizie mi dovrò giostrare. Li si che vedrò la mia fantastità ! Oh sicuramente molti mi diranno "vedrai sarai bravissima! Sarai comunque fantastica! " io continuerò a sorridere e mi chiederò come diavolo fanno a essere così sicuri di cosa farò, di come mi comporterò se io stessa non lo sò! Mah! Misteri della fede. Capisco che le persone che mi sono accanto cercano di darmi supporto , ma negare la realtà non serve, a me basterebbe che mi dicessero " vedremo cosa ti succederà, al massimo se cadi , ti rialzi!"  Quando si parla di cancro le persone smettono di pensare, si proiettano immediatamente nel futuro : <I capelli ti ricresceranno - uscirai più forte - ce la farai - tutto andrà bene > . Quando hai un cancro il futuro è il tuo obiettivo ma tu il presente lo devi vivere quotidianamente, giorno per giorno , minuto dopo minuto. I capelli ricresceranno si ma ora io mi devo occuparmi del fanno che cadranno e mi devo preparare a questo. Ne uscirò più forte certo , ma facendo una battaglia per volta. Ce la farò sicuramente,  un passo alla volta e andrà tutto bene perchè io oggi lo affronto! il coraggio è giornaliero. Il coraggio c'è ogni volta che prendo quell'ascensore che si apre sul reparto oncologico. Il coraggio è sedersi su quella poltrona e lasciare che ti iniettino un liquido che uccide il cancro , ma non solo. Il coraggio è tornare a casa da una visita e alla domanda dei tuoi figli " com'è andata?" , sorride e dire la verità con leggerezza per fargli capire che Mamma c'è , mamma ce la fà.
Avere il cancro ti cambia, mi avevano avvisato che sarebbe successo e dicono che succederà altre volte nel corso di tutto il mio cammino. Il futuro è il mio obiettivo solo se costruisco un buon presente! AAAhhhh quanti libri ho letto su questo tema!!!! Eppure mai avevo concepito fino in fondo il significato di queste parole. Ogni giorno affrontando con coraggio il mio cancro costruirò un buon ponte per poter arrivare là dove voglio che sia la mia meta, ovvero la guarigione totale. Ogni giorno affrontando piccole e grandi battaglie o sfide che siano, raggiungerò il mio obiettivo. Questo è il segreto , vivere ogni giorno. VIVERE OGNI GIORNO. E doveva venirmi un cancro per capirlo...
Ma si, ma si , ma si, non si finisce mai di imparare e mi sa che io di cose ne ho parecchie! Ma va bene, mi piace imparare cose nuove. Ora vado a stendermi un pò sul divano col mio caminetto acceso perchè devo aver sforzato un pò più del solito oggi e il seno mi fa proprio tanto male.
Baci Ely

martedì 14 gennaio 2020

Torta ai dodici cucchiai

La torta ai 12 cucchiai è velocissima da fare non c'è bisogno di bilancia né di burro.
Ricetta:
12 cucchiai di zucchero, 3 uova, montare con frusta elettrica o a mano per 2 minuti.
Aggiungervi un pizzico di sale, 12 cucchiai di olio di semi, 12 cucchiai di acqua, 12 cucchiai di farina, una bustina di lievito per dolci.
 Sbattete tutto con la frusta elettrica o se siete Maciste con la frusta a mano e poi mettete tutto in uno stampo imburrato e infarinato e infornate a 180 ° per 40 minuti.
Baci Ely

A noi piace mangiarla così ma volendo ci si può mettere sopra dello zucchero a velo oppure tagliarla a metà e farcirla con nutella, crema pasticcera o farcitura a piacere.

Pane in teglia

Si avete letto bene :pane in teglia

Ricetta:
150 ml di acqua calda
1 cucchiaino di lievito
200 gr di farina

Sciogli in una terrina il lievito nell'acqua, aggiungi la farina e mescola bene finché il composto non diventa omogeneo. Copri con pellicola e lascia lievitare per almeno mezz'ora.

350 ml di acqua
2 cucchiaini di lievito
500 gr di farina
2 cucchiaini di sale
3 cucchiaini di olio di semi

In un recipiente metti un po' d'acqua e il lievito e lo fai sciogliere poi inizi ad aggiungere la farina l'acqua rimasta il sale l'olio e il composto che hai lasciato lievitare prima. Impasta bene dentro la ciotola, ricopri il composto con un pochino d'olio e lascia lievitare un'oretta. Riprendi in mano il composto e rimpasta. Se il composto tende a essere troppo elastico lascialo lievitare ancora un'oretta poi lo lavori di nuovo un po'. Ungi con poco olio la teglia che deve avere il coperchio, metti il composto dentro e fagli un taglio in verticale. Copri col coperchio e metti in forno a 180 gradi per 50 minuti. Ne uscirà un pane morbido dentro e croccante fuori. Ricetta presa da Facebook. Questo è il mio primo esperimento devo dire che sono soddisfatta devo solo saper dosare il sale perché ne manca un po'. Provate anche voi.
Baci Ely

giovedì 9 gennaio 2020

Pensavate che scherzassi?

Ecco qua, per far capire che sono anche fatti e non solo parole scritte a vuoto...


Eeeh? Che dite ora? Ciambella al cioccolato, slurp 😋😋
Ricetta:
500 gr di farina ( qui ne ho messi 450 perché ho messo 50 gr di cacao amaro)
250 gr di burro
250 ml di latte
300 gr di zucchero
1 bustina lievito per dolci
5 uova
Sale un pizzico.

Ho ammorbidito il burro a bagnomaria poi ho messo dentro l'impastatrice burro zucchero uova latte e l'ho lasciato impastare bene perché deve diventare spumoso Poi ho aggiunto la farina il cacao e il lievito io ho lasciato girare l'impastatrice ancora per un bel po' 5 minuti almeno perché volevo essere sicura che fosse ben omogeneo il composto poi ho infornato a 180 ° per 50 minuti con il forno statico.
Se vi stuzzica provatela e mi dite che cosa ne pensate Buon appetito Baci Ely

lunedì 6 gennaio 2020

2020

Anno nuovo blog restaurato!!!!!
Innanzi tutto ho scoperto di aver ben 6 followers , cosa che non mi aspettavo proprio quindi Vi ringrazio di cuore per seguire sta debosciata che vaneggia scrivendo per terapia ! Grazie mille veramente . Mentre stavo curiosando in giro per il blog ho deciso di dargli un'altra impronta , mi sento in trasformazione totale quindi perchè non intaccare anche questo mio angoletto?  Io non l'ho mai detto ma se a qualcuno facesse piacere interagire , i commenti sono ben accettatissimi sappiatelo!
Visto che per un annetto più  o meno non farò più mercatini , ho deciso di dedicare questo anno a sperimentare cose nuove. Percepisco il 2020 come un anno doppio 20/20 , nel senso che , siii sarà dura , difficile e tremendo e non ho mai nascosto di averne paura , ma trovo anche che possa essere un gran insegnamento, è possibile che io possa conoscere delle persone da cui trarre esempio , persone molto più malate di me che possono insegnarmi a vivere. Persone magari a cui sarò io a insegnare qualcosa ( cosa state pensando? Mi riferisco all'uncinetto) . Avrò tempo per studiare dei blog che seguo ma che vorrei seguire di più per imparare a cucinare ( Toglietevi il casco dalla testa ) o farmi in casa parecchie cose. Insomma sperimentare le cose che per le nostre nonne erano di normale amministrazione : fare il pane, i biscotti, la crema pasticcera! e poi nuovi punti con l'uncinetto, nuovi modi per fare detersivi in casa ecc.... insomma se da una parte il mio pensiero è in una stanza di un ospedale seduta su una poltrona attaccata alla flebo, dall'altra la mia creatività sta già organizzando rave party con tutto ciò che può trovare in giro!
Sarà un anno tutt'altro che facile già già ..

Baci Ely

Una storia da raccontare 6 gennaio 2020

6 gennaio 2020

Buona befana,
più che strega in questi giorni mi sento Cenerentola,non faccio altro che pulire casa e cercare di semplificare la sua organizzazione. Presto inizierò le cure e visto che non so ancora se siano pesanti o se a me faranno star male o se invece mi trasformeranno in Wonder Woman cerco di semplificarmi le cose. Oltretutto stiamo svuotando la casa dei miei suoceri che non ci sono più , quindi sto "ereditando" molte cose tipo piatti, pentole, masserizie varie che ,essendo inutilizzate da poco meno di due anni , hanno bisogno di essere lavate e poi sistemate in un mobile , quindi devo organizzare gli spazi. Sto cercando anche di farmi quelle pulizie grandi che per un pò ,presumo, non potrò fare. Certo , certo, non è detto che la chemio a me faccia male, ma visto che qui è tutta un' incognita, preferisco prevenire.
Già, incognita .... che palle questa parola. Tutto è avvolto ancora nella nebbia, sò che farò la chemio , sò che dovranno inserirmi un catetere venoso con una operazione che faranno in day hospital ( spero nel braccio se no scappo) quindi si deduce che tutto sarà iniettato per vena . E questi dati datomi  20 giorni fa dovrebbero bastarmi per farmi stare tranquilla? Questi medici...che burloni!
Qui le domande in testa si sprecano. Cosa di preciso mi inietteranno? Come si svolgerà? Come cambierà la mia vita? Quando inizieranno gli effetti collaterali ( in caso io ne avessi)? I capelli cadono tutti insieme , tipo parrucchino sul cuscino la mattina appena sveglia , o sarà una caduta graduale , anche se abbondante, per darmi il tempo di accusare il colpo? Io i capelli li ho sempre portati lunghissimi....
e questo famoso " PICC" , cioè il catetere venoso....mi darà fastidio? Sarà da medicare giornalmente? Mi "invaliderà" alcuni movimenti?  Eh, tante domande, che presto avranno risposta . Presto avranno risposta significa che ci siamo, il gioco è finito, adesso si fa sul serio . Adesso arriveranno ospedali e oncologi a gogò, aghi e liquidi, poltroncine e libri da leggere mentre si aspetta che le gocce finiscano di scendere . Non ci sarà nient'altro, se non io . Io sono l'unica arma che ho per affrontare tutto questo , da qui si vedrà chi sono , se sono la persona che penso (spero) di essere. E' facile per gli altri , e anche per me . dire " SEI FORTE" adesso ! Ma quando mi dovrò sedere su quella poltrona, con un' infermiera gentile e premurosa che mi attaccherà alla flebo , sarò comunque forte? E dopo ? Lo sarò , o cadrò come una pera cotta ? Non c'è nessuno che può dirlo, nemmeno io. E' un pò come affrontare sè stessi e vedere di che pasta si è fatti , se di fumo o di arrosto. Essere coraggiosi e positivi non significa non aver paura, ma significa affrontare comunque la cosa ,con una certa dignità. Almeno così la credo io.

Baci Ely 

Il mio lavoro più lungo

Salve a tutti/e, oggi sono orgogliosa di presentarvi il mio ultimissimo lavoro. È in assoluto il più grande e il più lungo che io abbia mai fatto. L'ho iniziato a settembre e l'ho finito ieri pomeriggio. Certo me la sono presa moooolto comoda

Ecco qua! È una piccola sorpresa che voglio fare ad una mia amica, il cui bimbo nascerà a fine mese. Una copertina per culla. Il filato è un cotone baby comprato su Tessiland, di un bel colore verde menta, mentre il punto, trovato grazie all'aiuto della Grande Proffa de L'isola delle creative, è il punto lindo molto semplice da eseguire e anche molto veloce. Io, ripeto, me la sono presa molto con comodo, ho iniziato per tempo proprio per fare con calma e gustarmi il lavoro, che se faccio in fretta tendo poi a odiare. Sono soddisfatta di questo lavoro, è il primo "importante" e sono contenta sia venuto bene. Vi dirò poi se è piaciuto!

Baci Ely

giovedì 2 gennaio 2020

Primo lavoro del 2020

Stare ferma è utopia, ho tanti progetto in testa che mi faccio paura da sola! Questo che ho iniziato è uno scialle uguale identico a quello precedente ma fatto in cotone. È la prima volta che mi cimento a lavorare il cotone e spero proprio che risulti come l'ho immaginato...

Guardate che colori stupenderrimi! L'ho adorato da subitissimo 

Le sfumature le decide da solo. Amando il colore viola per me è fantastico, spero di finirlo presto. (anche perché ho mille altre idee in testa che stanno morendo il freno, dovrei avrei più mani) 

IL SOGNO

                                                                                                                                            ...