giovedì 9 novembre 2023

LE COSE SEMPLICI A VOLTE SONO RISOLUTIVE

Quest'anno è decisamente particolare. A maggio avevo deciso di fermarmi con i mercatini perchè mi sentivo molto stanca mentalmente e non me la sentivo di portare avanti in tutta fretta dei progetti che già da un po' mi frullavano per la testa. Volevo prendermi del tempo per creare nuove cose e avere una data incombente mi metteva troppa ansia. Per creare qualcosa di nuovo ci vuole tempo e studio , poi ci vogliono esperimenti, tanti e anche tante prove, tanti ragionamenti e ricerche. Io creo cose non le assemblo, non mi limito ad attaccare decorazioni su qualsiasi oggetto. Io dal nulla o da una materia prima creo qualcosa che prima non c'era. Così ho fatto con le bacchette magiche; usavo del silicone per plasmarle purtroppo però in estate, con il grande caldo , ho capito che non potevo lavorarle per il semplice motivo che il silicone non si solidificava per le eccezionali temperature estive. Sono due anni che ci rifletto e finalmente a Luglio mi è venuta l'idea di un nuovo materiale da usare, che non sia nocivo, che potessi fare io e che fosse plasmabile a mio volere. Dopo molte ricerche ho trovato il materiale adatto , dopodiché ci sono state le prove per renderlo come volevo io, poi c' è stata la prova colore, e la prova rottura - cosa succede se la bacchetta fatta col nuovo materiale cade? - finiti e messi a punto questi processi finalmente ho potuto dedicarmi alla costruzione vera e propria delle bacchette. Sono diverse, sono più belle, grazie all'ausilio di piccoli cristalli che ho trovato in commercio come: ametista, quarzo di rocca , quarzo rosa etc.. e ne ho create 16 poi però mi sono fermata. Un altro intoppo si è fatto avanti. Le bacchette sono più belle, c'è più lavoro, ci sono i cristalli , il prezzo di vendita sale. Ci sta, ma se il prezzo sale e la bacchetta è bella, allora ci vuole una confezione adeguata. Per le prime bacchette ho creato delle buste in carta impreziosite da washi tape colorati ( per capirci nastri adesivi di carta decorativi) e fiocchi, ma per queste bacchette io desideravo una scatola! Così ho iniziato a girarmi tutti i negozi di cinesi, poi i fai da te  e i brico , non trovando nulla ho aperto internet e iniziato a girare sui siti più conosciuti. Nulla. Nemmeno Amazon questa volta mi avrebbe salvata. Ho provato a cercare custodie per flauti, scatole per gioielli ma erano tutte corte. La soluzione come sempre è il fai da te , ci ho messo mesi ( sicuramente sono un po' tarda io) per capire come volevo la scatola. Deciso più o meno la forma mi sono messa in caccia della carta giusta: troppo spessa, troppo fine, non  c' è il colore che voglio, torniamo alla spessa, no senti lasciamo perdere rifaccio le buste , no cavolo voglio la scatolaaaaaaaaaaaaaa...insomma ho passato altre settimane a far esperimenti. Primo mi sono comprata una taglierina - così mi è tutto più facile- si va bene ma ero ancora in alto mare. Ok, decido la carta e il colore. Cartoncino medio spessore color nero. Perfetto. Trovo le misure giuste e le forma giusta, quadrata, bene! Ci sono. No aspetta...come la chiudo? Colla? Pinzatrice? No pinzatrice no la scarto subito, quindi colla? Mhmm... dovrei chiuderla davanti al cliente e io mi conosco, mi faccio prendere dalla fretta e rischio di far casini, in più se la colla fuoriesce temo di sporcare le mani al cliente o rovinare la scatola...biadesivo! Sii, sia lode a chi ha inventato il biadesivo! E lo metto, troppo e la scatola non si apre più. Per farlo bisogna rompere la scatola ed è un peccato visto che vorrei che fosse il posto dove viene riposta la bacchetta. 

Tre. E' il numero delle notti che ho passato sveglia a riflettere. Finalmente trovo la quadra anche se....faccio fatica a montarla, rischio sempre di farla storta. Decido sull'orlo di una crisi scatolosa di acquistare una scoring board ( non avete idea di che pena per trovare il nome di questa cosa che ora vi mostro)                                                                                                                                                                                                           

 

Questa tavoletta è tutta rigata, tu ci metti sopra la carta e imprimi le righe che vuoi e lei te la fustella. Così ho la carta con righe perfette senza dover impazzire e , cosa più importante, si piega con facilità. Ma anche così mi rimane il problema delle estremità che se non faccio combaciare al primo colpo mi storgono la scatola. Cosa fare? Con questa tavoletta le possibilità sono tante...perchè invece di fare le scatole quadrate non le faccio rettangolari? 
Non pranzo nemmeno, prendo i miei fogli di prova e inizio a sperimentare e...
EUREKA funziona! 
Ho raggiunto il mio obiettivo: ho le mie robuste scatole dritte, del colore che le ho sempre immaginate. Ed è bastato solo l'ausilio di questa tavoletta. 
( e alcuni mesi di lavoro😅) 
Ora, visto che il mio intervento è di nuovo saltato, mi sono proposta per fare due weekend di novembre nel centro commerciale della mia città, mi hanno accettata e quindi ora sono di gran lavori. Nessun'ansia perchè ormai tutti i processi sono collaudati. Non mi interessa avere pochi pezzi, a me interessa presentare un buon prodotto finito in ogni parte facendo molta attenzione a tutti i particolari, cosa a cui sto lavorando riuscendo a risolvere tutti gli intoppi.                                  Non ci credevo a questa tavoletta, pensavo che fosse superflua e sciocca , invece mi sono dovuta ricredere, non solo mi ha semplificato il lavoro, ma mi ha risolto parecchi problemi.  

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