Quest'anno è decisamente particolare. A maggio avevo deciso di fermarmi con i mercatini perchè mi sentivo molto stanca mentalmente e non me la sentivo di portare avanti in tutta fretta dei progetti che già da un po' mi frullavano per la testa. Volevo prendermi del tempo per creare nuove cose e avere una data incombente mi metteva troppa ansia. Per creare qualcosa di nuovo ci vuole tempo e studio , poi ci vogliono esperimenti, tanti e anche tante prove, tanti ragionamenti e ricerche. Io creo cose non le assemblo, non mi limito ad attaccare decorazioni su qualsiasi oggetto. Io dal nulla o da una materia prima creo qualcosa che prima non c'era. Così ho fatto con le bacchette magiche; usavo del silicone per plasmarle purtroppo però in estate, con il grande caldo , ho capito che non potevo lavorarle per il semplice motivo che il silicone non si solidificava per le eccezionali temperature estive. Sono due anni che ci rifletto e finalmente a Luglio mi è venuta l'idea di un nuovo materiale da usare, che non sia nocivo, che potessi fare io e che fosse plasmabile a mio volere. Dopo molte ricerche ho trovato il materiale adatto , dopodiché ci sono state le prove per renderlo come volevo io, poi c' è stata la prova colore, e la prova rottura - cosa succede se la bacchetta fatta col nuovo materiale cade? - finiti e messi a punto questi processi finalmente ho potuto dedicarmi alla costruzione vera e propria delle bacchette. Sono diverse, sono più belle, grazie all'ausilio di piccoli cristalli che ho trovato in commercio come: ametista, quarzo di rocca , quarzo rosa etc.. e ne ho create 16 poi però mi sono fermata. Un altro intoppo si è fatto avanti. Le bacchette sono più belle, c'è più lavoro, ci sono i cristalli , il prezzo di vendita sale. Ci sta, ma se il prezzo sale e la bacchetta è bella, allora ci vuole una confezione adeguata. Per le prime bacchette ho creato delle buste in carta impreziosite da washi tape colorati ( per capirci nastri adesivi di carta decorativi) e fiocchi, ma per queste bacchette io desideravo una scatola! Così ho iniziato a girarmi tutti i negozi di cinesi, poi i fai da te e i brico , non trovando nulla ho aperto internet e iniziato a girare sui siti più conosciuti. Nulla. Nemmeno Amazon questa volta mi avrebbe salvata. Ho provato a cercare custodie per flauti, scatole per gioielli ma erano tutte corte. La soluzione come sempre è il fai da te , ci ho messo mesi ( sicuramente sono un po' tarda io) per capire come volevo la scatola. Deciso più o meno la forma mi sono messa in caccia della carta giusta: troppo spessa, troppo fine, non c' è il colore che voglio, torniamo alla spessa, no senti lasciamo perdere rifaccio le buste , no cavolo voglio la scatolaaaaaaaaaaaaaa...insomma ho passato altre settimane a far esperimenti. Primo mi sono comprata una taglierina - così mi è tutto più facile- si va bene ma ero ancora in alto mare. Ok, decido la carta e il colore. Cartoncino medio spessore color nero. Perfetto. Trovo le misure giuste e le forma giusta, quadrata, bene! Ci sono. No aspetta...come la chiudo? Colla? Pinzatrice? No pinzatrice no la scarto subito, quindi colla? Mhmm... dovrei chiuderla davanti al cliente e io mi conosco, mi faccio prendere dalla fretta e rischio di far casini, in più se la colla fuoriesce temo di sporcare le mani al cliente o rovinare la scatola...biadesivo! Sii, sia lode a chi ha inventato il biadesivo! E lo metto, troppo e la scatola non si apre più. Per farlo bisogna rompere la scatola ed è un peccato visto che vorrei che fosse il posto dove viene riposta la bacchetta.
Tre. E' il numero delle notti che ho passato sveglia a riflettere. Finalmente trovo la quadra anche se....faccio fatica a montarla, rischio sempre di farla storta. Decido sull'orlo di una crisi scatolosa di acquistare una scoring board ( non avete idea di che pena per trovare il nome di questa cosa che ora vi mostro)
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