domenica 30 agosto 2020

Ho una storia da raccontare

 30/08/2020

E guardo il mondo da un oblò,mi annoio un po'... 

Come dimenticare questa canzone? Colonna sonora della mia infanzia... 

Bravi ragazzi noi del cinquantasei... 

Vero, ne conosco giusto un paio e sono proprio bravi ragazzi. 

Sono canterina stasera, sarà perché non riesco a dormire (sai che novità) o perché sono un po' stanca di aver la testa in fiamme da troppi pensieri. Forse sono solo stanca e basta. Vorrei tornare a quando tutti questi pensieri non li avevo, a quando Miguel Bosé spopolava in Italia e noi tutte lo adoravano. Dove il massimo della canzone italiana era rappresentata dai Ricchi e Poveri. Avevo un'età in cui non sapevo nemmeno il significato della parola problema, figuriamoci ad averne uno! Adesso mi ritrovo a gestire qualcosa di più grande di me e spesso non ho la più pallida idea di come si faccia. Sono stanca. Stanca di notti in bianco a triturar pensieri per cercare di capire quale sia la cosa migliore da fare. Stanca di aver così tanti dolori da misurare in andata i passi per esser sicura di riuscire a tornare, stanca di non potermi fare una doccia come tutti, stanca di vedere sempre e solo ospedali. Stanca di avere come primo e ultimo pensiero del giorno la mia malattia, vorrei tanto poter pensare anche ad altro. Stanca di indossare sempre lo stesso logoro sorriso che metto da 10 mesi a questa parte. Molti dicono che con l'intervento il mio percorso è finito. Peccato che non sappiano la verità. Non finisce proprio nulla, anzi, incomincia una nuova battaglia... Che palle. Sono un po' stufa. Mi avevano detto che sarebbe stata lunga e dura ma non pensavo logorasse così tanto. Con il corpo sfatto, la mente sfatta ma come fanno gli altri a proseguire? Eppure lo fanno, ne escono. Probabilmente ne uscirò anche io, ma oltre che il coraggio ci vuole una bella dose di forza. Ne ho, ma solo per me. Posso fare il giusto, non di più. Vorrei solo far riposare il cervello per 24 ore. Non pensare al tumore ma ad altro. Per ora è impossibile, è come un vicino inopportuno che canta a squarciagola da quando l'ho scoperto, senza tregua, mai un cavolo di abbassamento di voce, sempre ad alto volume. Non è carino, no. Presto gli darò lo sfratto.

Baci Ely 

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IL SOGNO

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