giovedì 20 febbraio 2020

Ho una storia da raccontare 20/02/2020

La seconda chemio

seconda chemio terapia
Eccomi qui , dopo quasi un mese dalla prima chemio, ho già perso tutti i capelli ma i peli sulle gambe persistono facendosi beffe di me. Ormai è questione di principio e ho deciso che non mi raderò . Cavoli i capelli si e i peli no? Questa è ingiustizia!
La prima chemio mi ha messa ko tanto da dovermi ricoverare per 4 giorni in isolamento perchè purtroppo i miei globuli bianchi non si sono rialzati ed è pervenuta la febbre. E' stata veramente tosta nulla da dire. Questa chemio azzera i globuli bianchi che sono poi le nostre difese immunitarie, il giorno dopo la cura mi hanno fatto una puntura che avrebbe dovuto farmeli alzare ma così non è stato e in più è comparsa la febbre cosa che chiaramente detta dall'oncologa "non deve avvenire" . 
Questa volta mi hanno ridotto del 20% la chemio e in effetti la reggo molto meglio, hanno tolto la puntura e sostituita con ben 12 punture per altrettanti giorni, sperando così di ; reggere nel fisico, che la cura faccia effetto e che non mi venga la febbre. Ho appena fatto la prima puntura e ho tutte le dita incrociate!!
Come umore vado bene, gli amici mi dimostrano giornalmente affetto e vicinanza , i miei figli e mio marito sono dolcissimi e a sorpresa si sono fatte sentire persone che pensavo mi avessero dimenticata. Mi ha fatto molto piacere sentirle , anche un pò intimidite e spaventate dalla parola cancro ( in effetti che diavolo puoi dire ad una persona che lo ha? Un mi spiace diventa veramente vuoto in certe circostanze) io le capisco e dico chiaramente che a me fa piacere sentire la loro vicinanza e sapere che si interessano di me quando potrebbero benissimo fregarsene e rimanere nel loro mondo come si è fatto fino ad adesso, significa che mi hanno nel cuore anche se magari ci si sente solo più per i compleanni o per natale. 
A volte il cancro è magico , fa avvicinare le persone, le fa ritrovare , è una buona scusa per farlo e va benissimo così. Ho sempre avuto paura dell'amore forse perchè pensavo di non meritarmelo ( come certa gente mi ha sempre fatto credere) e all'inizio pensavo veramente di dovermela cavare da sola come ho sempre fatto. Sono rimasta sorpresa quando tante piccole luci nel mio bosco scuro si sono accese per scaldarmi e farmi capire che non sono sola. Tante persone si sono avvicinate a me delicatamente e mi hanno detto : "Io ci sono, sono con te"  e ci sono veramente , anche quelle a migliaia di chilometri non mi fanno assolutamente sentire questa distanza tanto il loro cuore è vicino al mio. E a volte mi scopro a piangere di commozione nei loro riguardi e mi dico " Hai visto Ely che ti vogliono bene?" 
Una volta, non troppo tempo fa in verità, vedevo la vita in altro modo, buia piena di rabbia e dolore. Ora non più, la vedo di mille colori, analizzo la mia rabbia , capisco il mio dolore e lo lascio andare. E tutto questo grazie ad un cancro. Forse sono pazza. Ma mi sento come se mi avessero dato una nuova occasione. Non credo di essere compresa molto in quel che dico oggi, approfondirò ma ora sono stanca e vado a riposarmi un pò.
Grazie per esserci.
Baci Ely


lunedì 17 febbraio 2020

Primo lavoro in cotone



Eccolo qui il mio ultimissimo lavoro!
Poncho in cotone sfumato dal viola al bianco. Il modello l'ho preso gironzolando su internet. In realtà è uno scialle che io poi ho chiuso come poncho per mia necessità! Se ho fatto tutto da bene dovreste trovare il tutorial qui https://youtu.be/4tY6pbHZDS8
Se fosse sbagliato cercate scialle Mabon su youtube. Buon lavoro
Baci Ely

lunedì 3 febbraio 2020

Una storia da raccontare. 03/02/2020

Per capire certe cose non basta osservare attentamente, bisogna viverle, masticarle come il cane fa con un osso. Si cade troppo spesso nell'uso di giudicare pensando, a torto, di avere capito di più (o tutto) del diretto interessato. Vederla da fuori la situazione pare così semplice che persino un bambino potrebbe farla, basta fare A poi B di seguito C e tutte le cose si risolvono! E la frase "io ho fatto così" è la peggiore che si possa dire perché non si comprende mai che ciò che vale per uno NON vale per tutti, ma bensì solo per uno! Si crede troppo spesso che i fili d'erba siano tutti uguali, invece si assomigliano solo. Non rispettiamo più la indole degli altri, ci vorremmo tutti uguali a noi. C'è qualcuno che ci ha anche provato a farci uguali. Mi pare fosse tedesco....
La società ci vuole squali affamati, forti, instancabili pronti a sostenere montagne senza mai piegar ginocchia! Poi però scende la lacrima sui ricordi "dei bei vecchi tempi". Eh già! C'è ipocrisia nell'aria. O forse è solo tanta confusione per chi o cosa dovremmo o vorremmo essere che alla fine si è più persi di un navigatore in un deserto. Speriamo passi un cammello!
Isolarci o inserirci? Combattere o lasciar perdere? Unirsi o dividerci? Ah che problema. Semmai un ritorno alle radici, le NOSTRE radici, quelle di essere umano senziente e capace di provare e CAPIRE emozioni, anche (se non sopratutto) quelle degli altri? Si ricorre a : meditazioni,  seminari, corsi, aggiornamenti, libri senza mai giungere al nocciolo della situazione. Noi.
Baci Ely

IL SOGNO

                                                                                                                                            ...