venerdì 12 dicembre 2025

Eroi

 



È difficile fare l'eroe della storia. 
Ogni situazione, anche quella più complicata, la devi affrontare e possibilmente vincerla. Non importa quanto ti possa costare, se la vinci sorridi e passi alla prossima. Se la perdi, ti rialzi e l' affronti nuovamente. 
Essere l'eroe della storia significa essere da soli. Nessuno può accompagnarti, nessuno lo vuole fare, troppo impegnativo, troppo doloroso. La grandezza ha un prezzo elevato che quasi nessuno vuole pagare. Ecco perché esistono gli eroi, sono nati per questo. Gli eroi vengono assistiti dagli angeli, ci lavorano a stretto contatto, ma nemmeno gli angeli li vedono piangere. Nessuno vuole vedere le lacrime degli eroi, poiché Esse sono in grado di spaccare i cuori. Una lacrima di eroe, caduta a terra, crea un terremoto di natura distruttiva.
Gli eroi sono esseri soli che non hanno diritto a chiedere aiuto, Loro sono nati per farcela da soli e proveranno all'infinito finché non ci saranno riusciti. Gli eroi.........Che anime coraggiose e folli! 
Loro non si fermano mai, neanche quando sono feriti a morte, hanno sempre quella goccia in più di anima da dare, perché se non lo fanno loro, chi lo farà? Di eroi ce ne sono pochi eppure più di quel che si crede. Non lasciano orme nel terreno nonostante vaghino sulla terra da millenni, come vagabondi in cerca di un posto dove fermarsi a riposare fra una battaglia e l'altra. Portano con sé un'armatura così pesante da lasciare invisibili orme profonde su ogni strada che percorrono. Non la tolgono mai, non sanno più vivere senza perché la loro vita  è sempre un campo di battaglia. Non c'è tregua per un eroe, la spada è la sua compagna più fidata e può confidare solo sulle sue gambe per poter stare in piedi. 
Finché c'è un eroe la gente dorme sonni tranquilli, tanto ci pensa l'eroe a vegliare, a fare la guardia e ad andare in guerra. È il suo mestiere.
L'eroe percorre chilometri eppure è sempre nello stesso posto, gira in tondo, cammina all'indietro, striscia, a nessuno importa. Che vinca o che perda l'eroe beve da solo, piange da solo, urla alla luna in silenzio. Canta. L'eroe canta. Quando la paura gli stringe la gola lui canta. Narra il mondo che vorrebbe e quello che invece ha. Chi è l'eroe della storia? Potrebbe viverti accanto e tu non lo sapresti. Non ha un'etichetta addosso, se l'è strappata secoli fa. L'eroe è quella persona stanca, sfinita, con gli occhi inquieti alla perenne ricerca di pace, ma non la trova mai perché non la conosce, non sa come è fatta. L'eroe è quello che più di tutti ha bisogno di un abbraccio, ma non c'è anima viva capace di contenere, fra le sue braccia, una tempesta simile. L'eroe è il primo ad alzarsi ed è l'ultimo a coricarsi, è colui che porta il sorriso ovunque vada perché ne conosce il sacro valore. Conosce solitudine e dolore per questo non abbandona nessuno nelle difficoltà, ma appena le cose si sistemano come è comparso lui sparisce, perché l'eroe sa qual è il suo posto e il suo dovere, che non manca mai di fare. Gli eroi sono spesso accompagnati dai folli, dalle streghe e dalla musica. Le uniche cose capaci di rasserenare un poco il loro animo tormentato e ferito. 
Non non c'è cura per un eroe, se viene ferito, quella ferita continuerà a sanguinare per sempre, questo è il destino di un eroe. La sua vita è un percorso accidentato e in salita, ma egli è l'unico che può godere di panorami mozzafiato, solo perché dove va lui, dove si spinge lui, nessuno va. Tocca le cime più alte del mondo dove nemmeno le aquile osano andare. Lui vede sorgere il sole nei modi più spettacolari che la natura può offrire e ogni notte tocca le stelle con la punta delle dita. Ma quando narra queste bellezze nessuno lo sta ad ascoltare, la gente preferisce sapere di battaglie, squartamenti e sangue che scorre, così l'eroe tace chinando la testa, l'orrore non è nel sangue ma nel cuore delle persone e per questo, ogni notte, lui piange chiedendosì: Perche?
Cammina nel deserto da solo consapevole che la sua anima solo l'eroe avrebbe potuto fare, e un sorriso gli spunta sul viso, in fondo non è malaccio fare l'eroe, fra tante persone a volte incontra un altro eroe e se la fortuna gli sorride, potrebbe incontrare un angelo che decida di camminare al suo fianco. Non potrà cambiare la sua vita ma renderla valevole di essere vissuta, anche se da solo, anche se da eroe. Eroi e angeli condividono la stessa solitudine, entrambi vengono usati e incompresi, forse è per questo che lavorano bene assieme. Camminano fianco a fianco nei tumulti della città cantando a squarciagola canzoni che gli danno la forza di continuare, di provarci ancora una volta. A nessuno piace fare l'eroe, a nessuno piacciono gli eroi, loro mettono sotto i riflettori le ombre di ognuno, quelle che andrebbero liberate, guardate, affrontate, lasciate andare. Ma fare questo consiste avere abbastanza coraggio e temerarietà, richiede sforzo, impegno e un cuore che batte con un motivo che sia più di quello di mera sopravvivenza. Bisogna essere un eroe per l'appunto. Non si nasce eroe, lo si diventa. Per scelta. Per vocazione. Alcuni rifiutano. Non sanno che si perdono, essere eroi porta qualcosa di così grande e meraviglioso che provoca invidie e gelosie a tutti, ma nessuno è disposto a percorrere quella vita. Essi non sanno che siamo chiamati tutti a fare l'eroe e presto o tardi percorreremo tutti quel cammino.


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