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 Questo è un momento storico assai particolare per svariati motivi, uno fra essi è la caduta delle maschere. 

Lo trovo un po' odioso personalmente.

Tutti esclamerete : ma che dici? Capire finalmente chi hai di fronte è una bella cosa, gli ipocriti i falsi amici verranno svelati! 

Eh già, come se fosse solo quello.  Cadono le maschere su situazioni in cui credevi e ti ritrovi con un pugno di mosche in mano con la sensazione di aver perso tempo. 

Cadono le maschere sui credo che tutti noi abbiamo, lasciandoci con più domande che risposte.

Cadono maschere alle persone che amiamo, che crediamo amici e il distacco, come la sofferenza per essa, diventa inevitabile.

Non guardiamo solo " al nemico" ai cattivi, dobbiamo guardare anche le cose belle quelle che crediamo ci facciano star bene.

La maschera possiamo perderla anche noi. Come vi sentireste nudi di fronte agli altri?

Quando le maschere cadono sotto si trovano sentimenti inconfessati che messi sotto il sole descrivono altre persone da quelle che siamo o da quelle che conosciamo.

Quando cadono le maschere è perché c'era una finzione in atto, una bugia costruita per prenderci in giro e farci credere fischi per fiaschi ( che con questo caldo un prosecchino fresco fresco va giù che è una meraviglia) 

Certo che è sempre bene che le maschere cadano, ma possono fare male, possono dispiacere.

E dopo la caduta, come la torre di Babele, c'è la ricostruzione, sempre e solo di noi stessi senza quello che c'era prima perché indietro non si può andare. Le situazioni cambiano, le persone si lasciano andare, le strade si dividono. 

E il carnevale ricomincia..

😔😔😔

 Ci hanno provato nuovamente, e nuovamente ci sono riusciti.

Hanno escogitato un altro modo per dividerci e senza sforzo alcuno hanno vinto.

Il popolo ha fatto esattamente ciò che loro volevano.

Si è scagliato l'uno contro l'altro.

Fanno credere , loro, di dare al popolo il potere decisionale e come lupi affamati a cui viene lanciata una pecora, il popolo si sbrana creando attrito, odio, rabbia e maldicenza. Non conta più nulla.

Il popolo non ragiona più col cuore e di questo, loro, ne approfittano per ottenere ciò che vogliono. È diventato più semplice di un gioco, ormai il popolo è addestrato stupendamente.

Per gli ignavi che credono ancora di aver ragione pensando che era giusto andare a votare o che era giusto non andare a votare, la questione non era quella. 

La questione era amarci gli uni con gli altri e non fare al prossimo ciò che non vorremmo fosse fatto a noi.

Rispettare la scelta altrui e continuare ad amarci.

Prova miseramente fallita.

Quando chi si crede intelligente capirà, sarà sempre troppo tardi.

Applausi.